Soverato: “La navetta per Lamezia? E’ inutile se qua ci tolgono tutto!”

Galati durante una manifestazione in stazione
Galati durante una manifestazione in stazione

Lo scetticismo di Roberto Galati sui risultati concreti del nuovo collegamento. La sua proposta sul ripristino della ferrovia jonica martedì al consiglio comunale straordinario di Soverato

Gli strombazzanti annunci sulla partenza di un collegamento Soverato-aeroporto di Lamezia Terme rappresentano secondo me un’ennesima incongruenza rispetto ai veri bisogni della collettività: ma come, la Regione non ha soldi per quattro treni in croce, che tra l’altro andrebbero giusto rimodulati, neanche potenziati, e poi istituisce una navetta che tre volte al giorno mi va da Soverato a Lamezia?”. Questo l’interrogativo lanciato ieri da Roberto Galati, giovane ingegnere di Soverato alla guida dell’associazione “Ferrovie in Calabria”, oltre che esponente del movimento politico Euforia, all’indomani dell’annuncio dell’istituzione di un collegamento diretto tra Soverato e l’aeroporto di Lamezia Terme, finanziato dall’assessorato al turismo della Regione Calabria. “Certo non ho niente contro il collegamento che è un modo per non restare del tutto isolati – chiarisce Galati – ma non sono d’accordo su una politica che da un lato nega un servizio essenziale ai cittadini e dall’altro destina risorse ai privati per un’operazione dall’utilità piuttosto limitata”. Com’è naturale, cittadini e politici di Soverato hanno salutato con entusiasmo la linea diretta per Lamezia Terme, chiesta a gran voce anche con una petizione lanciata su facebook che aveva raccolto in pochi giorni oltre duemile firme. Ma secondo Galati non è questo lo strumento più adatto ad aumentare i flussi turistici e favorire la scarsa mobilità di questo territorio. “

Il servizio su autolinee, specie se private, andrà bene per gli abitanti del luogo ma non è poi così appetibile per chi viene da fuori, perché il turista che atterra in aereo o arriva in treno cerca come prima cosa un collegamento ferroviario, in continuità con il suo viaggio”, spiega Galati. “Siamo già a luglio e questo nuovo collegamento non si sa ancora a quale ditta sia stato affidato, quali siano gli orari e in che modo saranno pubblicizzati per il grande pubblico, insomma una logica dell’ultimo minuto – aggiunge Galati – che difficilmente sortisce grossi risultati, al contrario di una seria programmazione delle linee ferroviarie come nella nostra proposta”. Soldi che insomma potrebbero in parte risultare alla fine sprecati (almeno 5-600 euro al giorno il costo approssimativo della navetta ipotizzato da Galati), e che invece potrebbero contribuire a rilanciare la quasi dismessa linea ferroviaria jonica, se solo si leggesse la proposta di Euforia in collaborazione con Ferrovie della Calabria.

Il progetto è contenuto in un protocollo di intesa che, secondo le intenzioni emerse dalla capigruppo di giovedì sera, dovrebbe essere approvato martedì prossimo all’unanimità dal consiglio comunale. Un primo importante passo reso possibile dall’interlocuzione portata avanti da Pietro Curatola, capogruppo di Euforia, con il sindaco Ernesto Alecci e la sua maggioranza, oltre che con gli altri gruppi di minoranza. Una volta approvato, il protocollo sarà esteso per la firma a tutti i sindaci della fascia jonica calabrese, in modo da essere sottoposto ufficialmente all’assessorato ai trasporti regionale, guidato da Luigi Fedele, e alla società Trenitalia. Il progetto si chiama Le tre coppie che trasportano e prevede una rimodulazione del servizio ferroviario jonico con ottimizzazione del numero dei treni e piccole modifiche orarie, in modo da costruire un sistema integrato di coincidenze negli hub di interscambio tra le diverse linee, l’aumento di posti a sedere nelle ore di punta e il ripristino di quattro coppie di treni regionali per Lamezia Terme, compresa la jonica soveratese. Collegamenti da strutturare in coincidenza con i servizi a lunga percorrenza di Trenitalia in modo da raggiungere velocemente le principali città del centronord, oltre che l’aeroporto lametino. “Un obiettivo realizzabile anche in brevissimo tempo, che invertirebbe la tendenza di isolamento socio-economico del versante jonico calabrese, con effetti positivi immediati sull’economia locale basata sul turismo – sottolineano Curatola e Galati – senza dimenticare l’importante fattore ambientale e il decongestionamento delle nostre spesso pericolose arterie stradali come la 106 jonica”.

Teresa Pittelli
 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.