Dall’alta moda alla ricerca, ecco i testimonial di Soverato

Premiazione Savina AversaPremio Hippocampo d’oro a giovani eccellenze e storiche attività della perla dello jonio

Da Soverato a Lugano con un biglietto di sola andata per il mondo dell’haute couture targato Seven For All Mankind, il marchio di premium denim amato dalle celebrities di Hollywood, del quale la soveratese Chiara Zappia è controller sales & business Emea, vale a dire direttrice delle strategie commerciali per Europa, Medio Oriente e Africa. Partita giovanissima da Soverato per Roma, dove si è laureata al Dams in Teoria e tecniche della comunicazioni di massa, poi approdata ad Amsterdam dove ha lavorato otto anni per Tommy Hilfiger, altra celeberrimo marchio di abbigliamento americano, Chiara ha scalato velocemente molti piani del grattacielo dell’alta moda mondiale, grazie a tanta determinazione, una grande passione e un senso innato dello stile. Fino a ritrovarsi in cima, a soli trentacinque anni. E tra un aereo e l’altro, tra Los Angeles dov’è il quartier generale dell’azienda, nel quale elaborare e condividere le strategie globali, e i “suoi” territori da visitare costantemente, ieri Chiara è atterrata a Soverato. Per ricevere, emozionata e naturalmente super-chic nel suo completo Fendi, la targa “testimonial” sul palco del teatro comunale di Soverato, nell’ambito dell’Hippocampo d’oro 2014 promosso dalla pro loco guidata da Franco Cervadoro.

premiazione Chiara ZappiaUna kermesse storica a Soverato, ideata per premiare con un riconoscimento speciale i “soveratani d’eccellenza” che si sono distinti nella professione, nell’arte, nel dare lustro alla cittadina jonica anche fuori dai confini regionali e nazionali. Gli altri testimonial premiati sono stati Arnaldo Armida, presidente e direttore esecutivo di un importante gruppo di telecomunicazioni con sede a Londra, dov’è responsabile dei progetti internazionali sulle fonti energetiche alternative; Giovanni Chiefari, professore di fisica all’università di Napoli e ricercatore nel campo delle particelle elementari; Gianluca Coluccio, funzionario della commissione europea – dg ricerca e sviluppo a Bruxelles, Giuseppe Destito, giovane biologo e responsabile chimica analitica per una casa farmaceutica giapponese a S. Diego (California); Dario Mellace, anche lui talento under 40, buyer direzione operativa commerciale Coop a Bologna.

Il premio Hippocampo d’oro, cioè il riconoscimento più prestigioso, è andato a Domenico Cento, tenente colonnello dell’aviazione militare e pilota dell’aereo Presidenza della Repubblica e Presidenza del Consiglio. Importanti, sentiti, molto partecipati anche dal pubblico in sala due premi alla memoria dedicati a Savina Aversa, scomparsa lo scorso anno, dirigente di medicina oncologica all’università di Padova e responsabile di oncoematologia e trapianti del midollo osseo dell’istituto tumori. Una soveratana doc amatissima sia nella sua città dove tornava spesso, legata com’era alla sua famiglia e al suo mare, sia a Padova dove viveva e lavorava, conosciuta per la sua umanità, la sua umiltà, il suo sorriso sempre pronto per chiunque, doti che impreziosivano ancora di più il suo ruolo e le sue capacità di dirigente medico. Sul palco per ritirare il riconoscimento la sorella Rosalba, e il nipote Ernesto Alecci, sindaco di Soverato. Premio alla memoria anche per Vitaliano Destito, indimenticata figura di calciatore, allenatore, dirigente di società di calcio e responsabile dello stadio comunale, “anima e cuore del calcio a Soverato”, come lo ha definito Cervadoro. La serata è stata presentata dal giornalista Pietro Melia con Corrado Corradini, e rallegrata dal cabaret di Enzo Colacino e dalle musiche di Mimmo Mellace.

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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