Dissesto probabile, ma Soverato può rinascere

Antonello GagliardiIntervista ad Antonello Gagliardi che si candida alle elezioni comunali del 2014

“Soverato sta male. Dal punto di vista finanziario la situazione è grave, e quello che è successo con la mancata concessione del mutuo “paga-debiti” da parte della Cassa depositi e prestiti, è un cattivissimo presagio per l’approvazione del piano di rientro. Piano di rientro che secondo me contiene dati non veritieri, perché ritengo che il vero debito sia superiore. E’ un brutto periodo. Ma credo nel commissario e nel revisore dei conti, figure non legate alla politica e quindi libere di dire la verità e aiutarci. E credo soprattutto nell’impegno costante per la collettività, senza darsi per vinti: ecco perché “Semplicemente Soverato” non muore con la fine della consiliatura, ma riprenderà da qui a poco a convocare i cittadini in riunioni settimanali, dalle quali poi nascerà una lista per le elezioni della prossima primavera”.

E’ un fiume in piena, Antonello Gagliardi, un consigliere che ha passato più degli ultimi dieci anni tra i banchi dell’opposizione al Comune di Soverato, specializzandosi nello studiare carte, rivedere cifre, fare le pulci a bilanci e delibere cercando di farne emergere dubbi e criticità da portare puntualmente in consiglio comunale o alla pubblica opinione.

D. Partiamo dalle ultime vicende.  Questo mancato prestito è l’ennesima tegola sulla testa per Soverato?

R. Sì, la richiesta di mutuo sulla base del decreto 35 ci avrebbe permesso di avere soldi freschi per le ditte del territorio ma soprattutto di riformulare il piano di riequilibrio, ri-presentandolo con molte più probabilità di accoglimento. Vediamo ora se si riuscirà a concorrere almeno sul 10% restante della dotazione, con la seconda tranche di richieste alla Cdp, ma intanto quella scadenza non è stata rispettata e la responsabilità è di chi era rappresentante legale dell’ente, cioè l’ex sindaco.

D. Crede che per Soverato ci sarà il dissesto?

R. Io credo che il piano di riequilibrio non sia veritiero, e che l’ammanco del Comune sia pari a circa 20 milioni di euro, perché secondo i miei calcoli ci sarebbero circa 8,6 milioni di debito, più circa 11-12 milioni di entrate non certe ed esigibili, che la Corte aveva chiesto più volte di stralciare. Perché questi rendiconti non sono stati approvati, sia negli ultimi due anni che prima, per come richiesto dalla Corte dei conti?

D. Perché si è dimesso?

R. Ho riflettuto molto prima di farlo, e alla fine sono arrivato alla conclusione che lasciando le cose come stavano si sarebbe continuato con questa rendicontazione che ritengo non trasparente, mentre con l’avvento del commissario, e l’aiuto del revisore dei conti, almeno la città sarà aiutata a ritrovare la strada della chiarezza e della verità da figure indipendenti dalla politica. Poi però finita questa fase bisogna rinascere.

R. Come?

D. Incontrandoci di nuovo tra cittadine e cittadini che hanno a cuore i problemi, che vogliono una città pulita che fa la raccolta differenziata e ci guadagna, che vogliono davvero cambiare. Da queste riunioni nascerà una lista di “Semplicemente Soverato” per partecipare alle prossime elezioni amministrative, e magari – perché no – riuscire finalmente a far vincere una lista civica nel senso più alto del termine, e non i soliti schieramenti.

Teresa Pittelli @teresapittelli

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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