Calabria, parto in casa: Oliverio si prende gli applausi (pure) dalle ostetriche

Oliverio Pensare alla nascita in CalabriaA Cosenza promette una legge sul rimborso alle donne che scelgono la nascita alternativa all’ospedale

Nascere bene è un diritto. Anche nella Calabria che vanta purtroppo alcune bandierine nere per numero di presunti casi di malasanità ospedaliera. E allora perché non rimette al centro la donna, protagonista assoluta dell’evento nascita, della scelta sul luogo e sulle circostanze del parto? Un modo per permettere anche alle calabresi di percorrere consapevolmente la strada per una nascita sicura e meno disturbata possibile, che secondo molti studi recenti e sulla scorta dell’esperienza europea coincide molto spesso con un parto assistito in casa e rimborsato dal Ssn. Se ne sta parlando in Calabria negli ultimi mesi, grazie a una battaglia portata avanti dal collegio delle ostetriche di Cosenza, associazioni, operatrici e mamme sensibili all’umanizzazione del parto, sempre più snaturato e medicalizzato.

Ma non si tratta solo di umanità, bensì di salute della mamma e del bambino. “Sempre più evidenze scientifiche mostrano i futuri danni di carattere immunitario, cardiovascolare e neurologico nei neonati che hanno subito interventi medici eccessivi e inutili”, spiega Anna Domenica Mignuoli, presidente del collegio ostetriche di Cosenza. La novità è che questo tema non è più una nicchia per mamme e ostetriche particolarmente informate e sensibilizzate, perché ora anche la politica si è accorta del problema. “Non posso che sposare l’idea della proposta di legge per la libera scelta delle donne, una proposta che accogliamo nel programma e che da Governatore assumerò come iniziativa legislativa come hanno fatto altre regioni” ha detto Mario Oliverio intervenendo qualche giorno fa a Cosenza alla conferenza Pensando alla nascita in Calabria organizzata dal collegio delle ostetriche cosentino e dell’associazione “Infanzia e adolescenza Gianni Rodari”. Presente all’incontro anche Michele Grandolfo, epidemiologo e già dirigente ricerca dell’Iss, che ha evidenziato le conseguenze negative di interventi medici inutili e potenzialmente dannosi sulle competenze di mamma e nascituro, sulla loro salute, sulla spesa sanitaria. “Le donne devono essere protagoniste del cambiamento reale di questa terra”, ha sottolineato Oliverio, che insieme a Carlo Guccione, candidato Pd, ha promesso che da Governatore, se sarà eletto, convocherà un tavolo tecnico per cominciare a scrivere la legge. Con un occhio anche ai risparmi di spesa che si potrebbero realizzare attraverso la riduzione di prestazioni e degenze ospedaliere, spesso non necessarie nella gravidanza e nella nascita fisiologiche. A sposare la causa, nel corso dell’incontro cosentino, anche Manfredo Piazza, assessore alla solidarietà e coesione sociale del Comune di Cosenza, d’accordo con l’idea della libertà di scelta che garantisce maggiore comfort e sicurezza del parto, da un lato, e riduzione degli sprechi in sanità dall’altro.

Teresa Pittelli

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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