Oliverio in visita all’ospedale: “Realtà importante da potenziare”

Oliverio e codazzoMa specifica che si devono riorganizzare e potenziare i servizi territoriali di base.

Uno stuolo misto di medici, dirigenti, amministratori locali, portaborse o aspiranti tali attende già da un’ora davanti all’ospedale di Soverato, quando la berlina di Mario Oliverio si ferma finalmente davanti al portone. E lo stuolo diventa subito codazzo in puro stile dottor Terzilli-Alberto Sordi, che lo segue fin dentro la saletta dove il candidato del Pd tiene una piccola conferenza. Introdotto da Giuseppe Leto, ginecologo dell’ospedale oltre che sindaco di Santa Caterina dello Jonio, Oliverio viene omaggiato dell’incoraggiante appellativo di “presidente in pectore”, e quindi edotto sulle note “problematiche”, termine un po’ abusato da queste parti, del nosocomio cittadino. Tra queste, i ridimensionamenti dovuti al piano di rientro che stanno minando l’efficienza di reparti storicamente eccellenti quali pediatria e ortopedia, nell’ambito di una struttura che assicura l’unico presidio sanitario di un territorio che va da Monasterace alle Serre. Oliverio non fa promesse. Parla piuttosto di impegni.

“Sono convinto che questa realtà ospedaliera sia importante e vada in alcuni punti potenziata, questo posso assicurarlo”, ha detto il candidato presidente. Che però fa una premessa: “L’approccio che utilizzeremo se saremo eletti sarà quello di partire dalla medicina del territorio, qualificando e potenziando la rete dei servizi territoriali che sono essenziali a non scaricare tutte le richieste sulle strutture ospedaliere”, ha precisato. Un distinguo giusto in teoria, ma che non a tutti gli operatori piace per quel che potrebbe significare in pratica. “Nei piccoli centri è il presidio ospedaliero a offrire il servizio territoriale. Anteporre la priorità della medicina di base non sembra la migliore premessa per tutelare l’ospedale”, commenta a caldo un medico dell’ospedale che ha assistito al discorso di Oliverio da dietro le quinte. Il candidato alla carica di governatore ha comunque sottolineato che, all’interno di una riqualificazione dei servizi territoriali e della prevenzione, la struttura ospedaliera soveratese “occupa un ruolo essenziale”.

Un momento della conferenza in ospedale. A destra di Oliverio, Giuseppe Leto
L’incontro in ospedale. Al centro Mario Oliverio. A destra Giuseppe Leto, ginecologo e sindaco di S. Caterina

Oliverio ha criticato il modo con il quale è stato governato il piano di rientro della sanità calabrese finora, dal momento che “invece di essere strumento di riorganizzazione dei servizi e taglio degli sprechi – ha osservato – si è trasformato in uno metodo meramente contabile che ha finito per smantellare i servizi senza raggiungere gli obiettivi”. Il sangiovannese ha in proposito sottolineato che tra i suoi impegni c’è anche quello “di superare nel più breve tempo possibile il commissariamento della sanità, che non assicura la giusta interlocuzione con i territori e con gli operatori”. Dopo un breve colloquio con un gruppo di lavoratori della fondazione Campanella, ai quali ha assicurato ancora una volta “non promesse che non è in grado di mantenere ma impegno nel salvaguardare i loro posti di lavoro”, Oliverio è quindi scappato in piazza Maria Ausiliatrice dove lo attendeva una piccola folla di simpatizzanti. Affiancato da Ciccio Severino, segretario del circolo locale del Pd, e Michele Drosi, sindaco di Satriano e coordinatore Anci Calabria piccoli comuni, qui il candidato governatore ha sottolineato la centralità di Soverato e del basso jonio nella costruzione del suo percorso, visto che “da qui è partita la proposta delle primarie e il nostro nuovo messaggio di trasparenza e democrazia nelle scelte”.

Teresa Pittelli

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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