Impegni ed applausi, sospetti e veleni: la prima volta di “Verso il futuro” in consiglio comunale

 

Il  sindaco Alecci affiancato dalla sua giunta
Il sindaco Alecci affiancato dalla sua giunta. Da destra, Silvia Vono, Vittorio Sica, Rosalia Pezzaniti e Salvatore Riccio

Pubblico  delle grandissime occasioni, solo posti in piedi, molta Euforia, un bel po’ di Semplicemente Soverato, decine di cittadini e curiosi, in tanti pronti ad applaudire i loro paladini e mormorare o ridere all’indirizzo degli avversari.

LA “BOMBA” DI MANTI. Un’atmosfera già su di giri, quella che ha caratterizzato le prime fasi del primo consiglio comunale della nuova amministrazione Alecci che si è svolto ieri pomeriggio, subito riscaldata dalla “bomba” lanciata da Francesco Manti, capogruppo Fi-Udc-Fdi all’opposizione, su presunte irregolarità nell’accettazione delle candidature che inficerebbero la validità delle elezioni. “Abbiamo compiuto un accesso agli atti dal quale ci risultano irregolarità ora al vaglio dei nostri legali”, ha annunciato Manti. Un ricorso al Tar potrebbe essere presentato a giorni. Anche Pietro Curatola, capogruppo Euforia, ha espresso preoccupazione per la vicenda, e la possibilità di eseguire un accesso autonomo agli atti o eventualmente aderire al ricorso di Manti. Le irregolarità ventilate, anche se nessuno lo esplicita, si riferiscono all’illegittimità di tre firme relative ad altrettanti candidati di Verso il futuro al momento della presentazione delle candidature. Accuse gravi sfociate poi nella clamorosa decisione di Manti, della consigliera del suo gruppo Katya Urzino e di Curatola di votare contro l’elezione di tutti i consiglieri, compresa la propria. Atteggiamento diverso per Antonello Gagliardi, ancora una volta tra i banchi della minoranza, che si è invece astenuto solo sull’elezione di alcuni amministratori (Sica, Riccio, Rattà e Salatino) e che a margine ha gettato acqua sul fuoco: “Se ci sono illegittimità vanno denunciate alla magistratura, altrimenti c’è ben poco di cui parlare”, ha commentato.

Un capitolo, questo, che non sembra comunque preoccupare la maggioranza nel giorno del suo ingresso trionfale nell’aula consiliare. “I cittadini hanno espresso il loro voto libero che ha visto prevalere la nostra lista, ora dobbiamo dare seguito agli impegni presi con loro”, ha risposto serenamente il sindaco, Ernesto Alecci. Il clima un po’ avvelenato sembra però subito materializzarsi con un brivido quando alla prima votazione per il presidente del consiglio comunale la Urzino ottiene cinque voti, uno in più dei componenti della minoranza, contro il candidato della maggioranza Emanuele Salatino, che con otto voti non ce la fa in prima battuta. C’è un franco tiratore nelle file della maggioranza? Un consigliere scontento? Salatino è comunque eletto in seconda votazione, tra applausi e sospiri di sollievo.

LA NUOVA GIUNTA. Via quindi alla nuova giunta: Salvatore Riccio, ormai decano degli amministratori e primo eletto tra gli uomini, fa il pieno di cariche: vicesindaco e assessore alle attività produttive, lavori pubblici e manutenzione. Mormorii in sala quando Alecci lo ha ringraziato della disponibilità ricordando che “Salvatore non avrebbe voluto alcun incarico, visto che tra poche settimane diventerà di nuovo papà e ha un locare da gestire”. La prima eletta della lista, Rosalia Pezzaniti, è stata designata assessore alle politiche sociali, al personale e alle attività sportive, mentre a Silvia Vono vanno gli affari legali, i tributi e l’ambiente. A Vittorio Sica, infine, la delega alla cultura, alla casa, al mare, ai fondi europei e al marketing territoriale. Il sindaco ha inoltre conferito una mini-delega a Gabriele Francavilla, che si occuperà di turismo e spettacolo. “Una squadra all’insegna della discontinuità: quattro persone su cinque non hanno mai ricoperto alcun incarico, quindi vi prego di cambiare forma mentis anche voi cittadini insieme a noi, e cominciare a valutare i fatti e non le chiacchiere”, ha commentato di Alecci alla presentazione della sua squadra.

I banchi della maggioranza
I banchi della maggioranza. Da sinistra, Rattà, Ciaccio, Francavilla e gli assessori Vono e Sica
La minoranza
La minoranza. Da sinistra: Urzino, Manti, Gagliardi e Curatola

“IL CASO” RATTA’. Quattro i gruppi di questo nuovo consiglio comunale: i tre di opposizione (capigruppo Manti, Curatola e Gagliardi) e quello di maggioranza, che sarà presieduto dal giovane Francavilla, come ha annunciato Antonio Rattà che ha fatto un po’ da speaker del suo gruppo. Ma come mai uno come Rattà, tra i primi degli eletti, uomo forte di Turrati ed ex amministratore, non ha avuto alcun incarico? Un mistero che per qualcuno nasconde tensioni e guerre interne, ma che lui fuga con un sorriso. “E’ stata una mia scelta, questa volta voglio solo impegnarmi come consigliere comunale, più oneri e meno onori”, spiega, ma nel suo intervento parla quasi da “collega di minoranza”: “Vi starò con il fiato sul collo e sarò il primo a spronarvi se qualcosa non va”, dice rivolto al suo gruppo.

Tra gli altri interventi, Urzino ha augurato a tutti buon lavoro ricordando che “solo con l’onestà e la trasparenza Soverato si potrà risollevare”, mentre Curatola, dopo aver ricordato come esempio civico di impegno Pierino Fazzari, storico consigliere comunale di Pedalando Volare al cui posto è andato a sedersi, ha sottolineato che “giovani e giovare hanno la stessa radice”, supplicando i consiglieri di “liberarsi delle zavorre del passato e rischiare, altrimenti non si riuscirà a realizzare quel cambiamento del quale Euforia si è fatta portatrice e che tanti cittadini chiedono, come dimostra il fatto che noi siamo qui”. Curatola è stato anche protagonista di piccoli duelli a distanza con il coetaneo Alecci, soprattutto quando quest’ultimo ha ricordato il suo rammarico per averlo  invitato – dal palco della festa del limone di sabato 31 maggio – a collaborare con la nuova amministrazione, ricevendone pubblicamente un no.  Il capogruppo di Euforia ha risposto al sindaco di voler senz’altro “vigilare sull’operato amministrativo e integrare il lavoro del consiglio, ma senza assumersi competenze che spettano agli eletti”.

Gagliardi ha ricordato le questioni più spinose, incalzando la burocrazia comunale: “C’è un capitolato ancora non corrispondente a quello approvato in consiglio comunale, c’è una pianta organica con 66 dipendenti e 15 lpu-lsu: verificate ciò che non va e riorganizzate il lavoro di impiegati e dirigenti”, ha invitato Gagliardi, “riportando all’interno i lavori esternalizzati”. Manti ha invece messo l’accento sul turismo e i trasporti ai quali pensare nell’immediato.

I PRIMI PASSI DELL’AMMINISTRAZIONE. La sintesi del sindaco Alecci, infine, che ha sottolineato l’importanza di un gruppo unico “Verso il futuro” come scelta di unità e armonia all’interno della maggioranza, e ha poi annunciato le questioni più urgenti alle quali si sta già lavorando: ospedale, situazione finanziaria con la valutazione della possibilità di accedere al piano di riequilibrio o arrendersi al dissesto, questione ambientale e raccolta differenziata da avviare subito.

Teresa Pittelli

 

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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