Soverato, vendite immobiliari: alla fine sono arrivate solo tre offerte (per soli due immobili).

Maria Virginia Rizzo, commissaria straordinaria del Comune di Soverato.
Maria Virginia Rizzo, commissaria straordinaria del Comune di Soverato.

Ancora deluse le attese dell’ente guidato dal commissario Rizzo

Siam rimasti in tre… solo tre. Il vecchio e popolare ritornello reso famoso nella versione di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia potrebbe fare da ironica colonna sonora alla vicenda, invece piuttosto seria, dell’alienazione degli immobili del Comune di Soverato. Secondo notizie ufficiose apprese ieri sera in seguito all’arrivo in Comune delle buste con le offerte, i potenziali acquirenti dei sei lotti messi in vendita si sono ridotti a soli tre offerenti rispetto ai dieci iniziali. E i beni oggetto delle offerte, che lunedì prossimo saranno lette in seduta pubblica dalla commissione di gara del Comune, restano soltanto due: il mercato comunale di piazza Cimarosa e l’immobile nella panoramica zona S. Nicola. Per il mercato coperto, base d’asta 1,5 milioni di euro circa, sono arrivate le offerte di due imprese: la Comet, che fa capo all’imprenditore dei centri commerciali Floriano Noto, e la Gl Market. Per l’immobile di S. Nicola, manufatto più terreno in zona “Glauco” vista mare messo in vendita al prezzo di 539 mila euro, è arrivata la sola offerta dell’avvocato Antonio Balladelli. Si è ritirata, quindi, la Gatto Consulting and Buildings, interessata a quest’ultimo immobile così come ad altri (mercato “Cimarosa” e terreno fronte al campo sportivo B. Sinopoli), così come hanno rinunciato la Gatto Costruzioni e anche la Siarc, che aveva inviato la manifestazione di interesse per il centralissimo terreno “ex Morgana” di via Carlo Amirante. Nessuna offerta anche per l’immmobile di via Sorelle Scoppa, che aveva attratto l’interesse di un cittadino.
L’operazione-alienazioni immobiliari avrebbe dovuto portare nelle casse dell’ente qualche milione di euro, allo scopo dichiarato di evitare il dissesto, come si legge anche nel bilancio di previsione approvato qualche giorno fa dal Comune. Ma tirando le somme, il bottino che il Comune, guidato dal commissario straordinario Maria Virginia Rizzo, vorrebbe ricavare dalla vendita dei gioielli di famiglia sarà più magro del previsto. Tra aste deserte e prevedibili ribassi, infatti, è difficile che l’incasso, allo stato attuale e sempre che non intervengano nuove operazioni di vendita, superi i due milioni di euro circa. All’appello manca il milione di euro che si pensava di ricavare dal terreno davanti al campo sportivo, oltre al gruzzoletto d’importo più o meno equivalente derivante dalla vendita del Morgana, dell’edificio “La Piccola” ex sede della polizia municipale e dell’abitazione di via sorelle Scoppa.
Gli introiti che si ipotizzano, sempre che tutto vada in porto, ammontano quindi a circa la metà di quanto sperato. E considerato il prezzo salato dell’uscita dal patrimonio collettivo di un bene comune importante come il mercato coperto a un prezzo molto favorevole all’acquirente, occorre forse chiedersi se ne valga la pena. Non è dato sapere, del resto, se le notizie di oggi possano influire negativamente sulla valutazione della Corte dei conti in merito a un eventuale dissesto dell’ente. In queste ore il commissario Rizzo, arrivata ieri in Comune, sta facendo il punto della situazione finanziaria. E se su un piatto della bilancia forse peserà la riuscita non proprio brillante di queste vendite immobiliari, sull’altro piatto ci sono pure le altre leve utilizzate dal commissario per far fronte ai debiti, dagli aumenti delle tariffe al recupero fiscale, dal taglio ai servizi al contenimento delle spese. A questo punto, ormai è il 30 novembre, i cittadini attendono dunque di sapere quale voce pesa di più, nella valutazione dei giudici contabili, e di mettere un punto, una volta per tutte, al tormentone del dissesto che si trascina da due anni.
Teresa Pittelli
 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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