Strisce blu: la rivolta degli esercenti corre sul web: “Rifiutiamoci di vendere i bollini”

miramare-20120314-112202Tra dieci giorni, dal 1° luglio, scatterà l’ora X dei parcheggi a pagamento per la stagione 2013, con l’attivazione delle strisce blu nelle vie limitrofe alla zona del lungomare e della movida notturna soveratese, ma tra operatori balneari, titolari di locali ed esercenti prevale ancora lo scontento per la decisione del Comune di varare il piano dei parcheggi a pagamento. E non solo perché quest’anno il mondo del commercio sperava che Soverato fosse risparmiata dalle strisce blu, a causa delle condizioni di criticità economica e ambientale della città, ma anche per le specifiche modalità con le quali è stato concepito il piano parcheggi 2013, e cioè il contestatissimo orario prolungato fino alle 2 di notte, e la data di inizio anticipata di un mese rispetto allo start dell’anno scorso..

 

Così, dal momento che ormai la decisione è presa e indietro non si può tornare, per esprimere il loro totale disaccordo con il provvedimento, alcuni titolari di negozi, locali e stabilimenti si stanno rifiutando di vendere i bollini per le strisce blu. E il tam tam, come ormai di consueto, corre sui social network. “Mi hanno chiesto di vendere i bollini per le strisce blu, e mi sono rifiutato. Invito tutti i commercianti e gestori di esercizi pubblici a non vendere bollini per parcheggi”, scrive sul suo profilo facebook Carmelo Giaimo, manager del Miramare, storico e centralissimo ristorante-stabilimento balneare. Che spiega: “Non vogliamo parcheggi a pagamento. Una norma che crea problemi e fastidio ai pochi turisti o avventori che vengono a Soverato”. Un’opinione che raccoglie in pochi minuti almeno una ventina di “mi piace”, apprezzamenti che provengono in buona parte ad altrettanti esercenti e titolari di negozi, dal Corso al Lungomare, evidentemente in sintonia con la proposta.

A quanto risulta, la maggior parte degli stabilimenti balneari non venderà i bollini. Poche le eccezioni, tra cui “Lo Squalo”, “Il Sombrero” e il Dry-Salapadù di Salvatore Riccio, presidente dell’associazione operatori balneari. “Confesso che ho accettato proprio ieri (venerdì, ndr) di rendermi disponibile alla vendita dei grattini, ma solo per senso di responsabilità e rispetto delle istituzioni”, ammette Riccio.

“Certamente il piano parcheggi così com’è concepito non è condivisibile, soprattutto per l’aspetto della durata fino alle 2 di notte – prosegue Riccio – dal momento che da mezzanotte in poi raccoglievamo molti visitatori che iniziavano la movida notturna, e si fermavano volentieri a consumare in quella fascia oraria, mentre adesso rischiamo concretamente di perdere tutta la clientela a favore di altre località nei paraggi”. Secondo Riccio, ex amministratore proprio nel settore urbanistica, inoltre, il piano parcheggi potrebbe non produrre gli introiti sperati. “In periodi come luglio Soverato non è molto gettonata, e in aggiunta c’è come ho detto il possibile effetto boomerang della fuga di visitatori notturni – conclude Riccio – dunque il bottino rischia di essere piuttosto magro”.

Teresa Pittelli @teresapittelli

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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