“Pd Soverato apra una nuova fase”. Rotondo pronto a conquistare la segreteria.

francesco rotondo
Francesco Rotondo

Allargare il raggio di azione della nuova giunta a tutto il gruppo dei candidati, anche non eletti, per rafforzare il set di compentenze e risorse con il quale risollevare la città. E lanciare un chiaro messaggio al circolo Pd di Soverato, uscito sconfitto dalle recenti elezioni comunali: “Si apra una nuova fase e chi ha condotto il circolo a questo fallimento elettorale rifletta sulla possibilità di fare un passo indietro e lasciare il campo a una nuova fase di rinnovamento del partito”. Questi i due messaggi lanciati oggi da Francesco Rotondo, tessera del Pd, fuoriuscito dalla lista Pd-Oltre e candidato in CambiaMenti con Ernesto Alecci.

Rotondo, lei si è candidato all’ultimo minuto nella lista contrapposta a quella del Pd e non è stato eletto. Non la considera una sconfitta?

Tutt’altro. Ringrazio i 182 elettori che mi hanno fatto ottenere un ottimo risultato elettorale alla prima prova come candidato, e insisto su un punto: la mia è stata una candidatura politica, che rappresenta la parte del Pd che non si riconosce nella linea adottata dal segretario che in questi anni non ne ha azzeccata una, l’anno scorso alleandosi con l’Ncd per dare vita a un’amministrazione morta dopo pochi mesi, peraltro risultando non eletto; quest’anno riuscendo a farsi eleggere ma in minoranza, quando il Pd aveva la vittoria in mano, ma l’ha svenduta cambiando il nome del candidato sindaco alle 3 della notte precedente la consegna della lista.

Lei rappresenterebbe dunque chi aspira a una nuova fase? Sarebbe pronto a candidarsi alla segreteria del circolo Pd?

Certo, perchè no. Io spero che siano in tanti a seguire questa linea che chiede una rigenerazione delle energie all’interno del circolo. Dopo il fallimento della sua linea politica, un segretario di partito sa quali sono i passaggi istituzionali da fare. Non ne chiedo io le dimissioni, ma sarebbe opportuno che lui stesso scegliesse la via più politica possibile e assumesse decisioni sagge per consentire il rilancio del partito, il fisiologico ricambio di energie, una nuova fase di rinnovamento senza protrarre a ogni costo lo status quo. Questa anche la linea di Arturo Bova (consigliere regionale di maggioranza, ndr) che ha sostenuto la mia candidatura in CambiaMenti.

Eppure si è insistito sul suo essere fuori dal Pd per aver violato lo Statuto.

Avevano provato nei giorni scorsi a varare la mia esplusione ma guarda caso l’operazione non è riuscita, perché se c’è qualcuno che ha violato lo Statuto prendendo decisioni al di fuori dell’assemblea degli iscritti non sono io.

Come pensa di porre la questione in concreto?

Ci sono molte vie democratiche al ricambio di uomini e idee, basta vagliarle attraverso un confronto sereno, considerando la fase congressuale che si apre in autunno e senza dover arrivare a ipotesi come il commissariamento del partito o l’istituzione di un secondo circolo cittadino. In questo senso io guardo anche a quella parte di miei compagni di lista, eletti o meno in consiglio comunale, che si riconoscono nel centrosinistra. Credo che sarà fisiologico il traghettamento in un Pd che vuole chiudere con le vecchie logiche di partito e aprire una nuova fase democratica e riformista.

E qui siamo al suo impegno nella nuova amministrazione. Ci sarà un ruolo anche per lei?

Sicuramente il sindaco manterrà fede alla sua idea di allargare gli orizzonti della giunta a tutta la squadra, in modo da avere maggiori energie da spendere e avvalersi dei contributi più qualificati, dal momento che c’è tanto lavoro da fare e non solo dentro agli uffici comunali. Altrimenti si rischia di affrontare in affanno e senza i necessari mezzi le tante questioni aperte, soprattutto in vicinanza della stagione estiva. La mia lunga esperienza politica di base può servire a facilitare il dialogo tra la cittadinanza e l’amministrazione, dando voce ai comitati di cittadini, mentre la mia expertise nel sociale e nella gestione dei beni ambientali può servire a creare nuove opportunità e sinergie per la città.

Teresa Pittelli

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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