Elezioni, Sica scrive al commissario: ripristinare i seggi elettorali a Soverato superiore

*Illustre Commissario,
 
scrivo la presente per condividere il ragionamento di cui appresso con Lei che, ne sono certo, saprà coglierlo nella sua essenza propositiva e certamente priva di qualsiasi intento polemico.
Sembrava tutta una esagerazione ma, ahimè, devo ricredermi. E insieme a me il mea culpa deve essere fatto da tutta la classe politica, o almeno da quella pletora di persone che ambisce a essere tale.
 
Vittorio Sica
Vittorio Sica

Entrando nel vivo la campagna elettorale va da sè che si intensificano gli incontri con i potenziali elettori e proprio in tali occasioni, precisamente nel borgo, ho potuto constatare di quanto sia realmente pregnante la problematica relativa alla collocazione dei seggi elettorali in occasione delle imminenti elezioni amministrative. Si badi bene, parlo dei seggi e non della scuola che, personalmente ma anche a livello del gruppo con cui collaboro, è solo temporaneamente chiusa in quanto appare del tutto scontato che la nuova amministrazione comunale farà di tutto per procedere in tempi rapidissimi alla sua riapertura dopo gli opportuni lavori di consolidamento. Che si dovrà, poi, studiare i giusti metodi per fare in modo che gli abitanti del borgo e delle zone circostanti iscrivano i loro figli proprio a Soverato Superiore ed evitino che il calo drastico di iscrizioni ne continui a minare le speranze di attività futura è conseguente ma successivo punto da affrontare.

 
Tornando a noi, si chiacchierava circa un potenziale alto numero di astensionismo, ancora una volta, proprio a causa della mancanza dei seggi a Soverato Superiore. Sono qui a dare conferma delle voci suddette e a cercare di individuare una soluzione per limitare il possibile vulnus di democrazia che ne conseguirebbe. Non spendo parole in merito ai diritti di ognuno ed all’importanza di quello di voto che ogni popolo deve poter esercitare per scegliere la migliore classe politica o, almeno, quella “meno peggio”, saremmo alla preistoria.Do quindi per scontato che il ragionamento che cerco di trasmettere sia acquisito al bagaglio culturale proprio di ciascuno di noi.
 
Credo che Lei, che amministra in questo momento la città, anche se non eletto e certamente senza entrare nel merito dell’attività svolta, abbia il dovere di rivalutare in tempi strettissimi la decisione circa la collocazione dei seggi elettorali. A tal fine, complici i suggerimenti degli abitanti di Soverato Superiore, sento di poter suggerire tre possibili collocazioni dei seggi:
 
1) il sito comunale dell’ex lavatoio ora sede della Scuola Musicale U. Pacicca e dell’Associazione Bonporto;
2) il sito comunale dell’ex mercato;
3) una tenda da allestire in Piazza Cardillo ( ci si fanno intere aree abitate nelle zone colpite da calamità e varie e la vigilanza sarebbe comunque assicurata per legge).
 
In seconda analisi, ma solo in seconda, si potrebbe pensare a garantire il servizio navetta almeno per il giorno delle elezioni. Sono troppi coloro che sarebbero penalizzati dalla improvvisa lontananza dei seggi dalla zona in cui vivono. Facciamo in modo che, a prescindere dalla collocazione politica, tutti abbiano le medesime possibilità di scegliere la futura classe amministrativa nella speranza che questa sappia rappresentare gli interessi dei residenti e, sopratutto, che abbia il tempo di farlo! 
*avv. Vittorio Sica
candidato alle elezioni amministrative a sostegno di Giulio Moraca
 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.