Primo maggio in Calabria, la festa del lavoro che non c’è

primo-maggio-calabria-335x256Buon primo maggio a tutti. E buon primo maggio qui in Calabria dove i sindacati hanno organizzato una grande iniziativa pubblica a Laino Castello, in provincia di Cosenza, dove il 2 marzo scorso ha perso la vita un operaio di 25 anni, Adrian Miholca, per il crollo di un viadotto della Salerno-Reggio Calabria. E diverse sono le altre manifestazioni di cultura e aggregazione sociale (tra le tante segnalo Senta Sa…vuci a Fossato Serralta, nella Sila piccola, dove un gruppo di ragazzi ha riabitato l’antico borgo di Savuci e ha organizzato per oggi concerti e mostre, e poi il primo maggio al Parco della Biodiversità di Catanzaro, in collaborazione con numerose associazioni cittadini e la Provincia, tra musica, concertoni e intrattenimento).

Noi giornalisti della carta stampata in generale non siamo messi bene. Editori che stentano a pagare, cronisti tuttofare pagati pochi centesimi al pezzo pensando così di sbarcare il lunario dei magri bilanci aziendali, mercato in caduta libera. Ma soffrono anche le categorie professionali autonome, i liberi professionisti, gli artigiani e i commercianti, schiacciate da obblighi fiscali e previdenziali sempre più esosi rispetto ai volumi d’affari. Soffre chi si occupa di cultura, arte e spettacolo. E guardano con preoccupazione al futuro anche gli operai e i dipendenti di aziende private, via via che si riducono gli spazi di mercato. Proprio ieri, con tempismo, è arrivato il verdetto dell’Istat che ha segnalato una crescita della disoccupazione dello 0,2% su base mensile.

Eppure credo fermamente che la nostra volontà di farci rispettare, la solidarietà di classe, di categoria, comunitaria, lo sforzo di perseguire e premiare idee innovative, possano disegnare una via di uscita. Una strada da percorrere per inventarsi oggi un lavoro puntando sulle nuove tecnologie, sui servizi al turismo, sulla raccolta di fondi. Restando in questa terra. Togliendo il boccone a chi vuole mangiarsela pezzo per pezzo attraverso una gestione personalistica, familistica, interessata del potere amministrativo, a tutti i livelli.

Buon primo maggio a chi ha sempre lavorato onestamente, a chi ha perso il lavoro, a chi ha paura di perderlo, a chi è dovuto andar via, a chi è restato o ritornato, a chi è felice del proprio lavoro, a chi lo sogna, lo cerca, lo progetta studiando e formandosi, a chi se l’è sudato, a chi non l’ha trovato grazie alla politica, all’assessore e al governatore, a chi ogni giorno lo fa con sacrificio e coscienza. Un’altra Calabria è possibile ed è la nostra!

Teresa Pittelli

 

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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