Verso le elezioni: Chiara Giordano lancia il “brand Soverato”

Chiara-GiordanoEsuberante, poliedrica, pianista, manager culturale, ideatrice e fondatrice di ArmonieD’Arte, un festival di musica e cultura di prestigio internazionale in un’area archeologica suggestiva come il parco Scolacium di Borgia, Chiara Giordano lancia un progetto per la sua città, Soverato, a due mesi dalle elezioni amministrative.

Perché ha scelto questo momento?

Il momento congiunturale delle elezioni comunali necessita di una capacità progettuale che non può prescindere dal tema della cultura. Cultura intesa non come un ambito specialistico, ma come il presupposto per ogni progetto, come consapevolezza identitaria, come logica razionale dell’azione per rivoluzionare la gestione del territorio.

Una logica che finora è mancata?

Negli anni meccanismi di micro-potere territoriale o nei casi migliori focus su singoli problemi hanno impedito di fare un macro-progetto complessivo su Soverato che ne sviluppasse le potenzialità risolvendo le criticità.

Qual è il suo macro-progetto per Soverato?

Il macro-progetto per la città è l’interconnessione di tutti i settori in unico obiettivo: il brand Soverato. Un brand che convoglia tutti i comparti, dal commerciale al culturale, dalla formazione all’amministrazione, alla cui base deve esserci una fortissima azione di comunicazione unitaria. Alla base del brand, naturalmente, un Comune capace di fare da regia per mettere insieme le singole realtà e i vari comparti, creare filiere produttive economicamente auto-sostenibili. Soverato deve diventare un prodotto unico da vendere sul mercato.

Messa così non sembra troppo semplice, se poi non ci sono i soldi per le attività?

Bisogna smetterla di pensare che qualcuno debba darci i soldi. Il problema non è la mancanza di fondi ma di idee e di gestione. Se noi mettiamo insieme tutta l’offerta commerciale, di ristorazione, balneare, paesaggistica eccetera, tutti gli assi, creando una progettazione e un marketing unitari, allora il sistema diventa auto-sostenibile. Per ottenere i finanziamenti occorre saper progettare.

A questo punto mi sembra di capire che stai dando la tua disponibilità a impegnarti nelle prossime elezioni, magari in un ruolo di primo piano?

Io penso che quando si realizza un progetto serio e unitario fisiologicamente emergono le persone più adatte a incarnarlo. Al momento ho il piacere di poter contribuire all’individuazione di queste personalità se tutte le forze della città stringono un patto in questa logica. La mia disponibilità c’è in base alla reale qualità della progettazione e alla buona volontà degli interlocutori.

Mi pare che lei cerchi un dialogo con il centrosinistra.

Non solo. Per il bene della città credo sia necessario dialogare con tutti cercando le risorse più opportune.

Cosa ne pensa della questione ambientale che tiene banco in questi giorni?

L’ambiente è un presupposto del benessere individuale e collettivo. Ma si ritorna al concetto iniziale: se Soverato è un brand forte i suoi cittadini saranno i primi a non tollerare spazzatura per strada, mancanza di differenziata e cementificazione selvaggia.

Teresa Pittelli

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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