I genitori della scuola di Soverato superiore bloccano le lezioni in via Olimpia

Foto cancelli via OlimpiaChiedono rassicurazioni sulla sorte della scuola di via Cardillo chiusa un mese fa. Tra minacce di denuncia e rassicurazioni del Prefetto stanno valutando ora il da farsi…

Mattinata di caos davanti ai cancelli della scuola di via Olimpia: i genitori della primaria di Soverato superiore, chiusa un mese fa per lavori urgenti, sono passati alle azioni di protesta eclatanti e hanno impedito l’ingresso in classe degli alunni dell’istituto più centrale della città. L’agitazione è dovuta al fatto che ritengono di non avere alcuna certezza sulle sorti della “loro” scuola. Un presidio non solo scolastico, ma anche socio-culturale per il borgo collinare, che in molti temono possa non venire più riaperto. Timore dichiarato più volte infondato dai vertici comunali, ma che rimane.

Gagliardi e Sica
Antonello Gagliardi mentre spiega al comandante dei carabinieri, Saverio Sica, le ragioni dei manifestanti

Era il 16 gennaio, quasi un mese fa, quando la scuola fu chiusa da un giorno all’altro in seguito alla caduta di calcinacci. Una chiusura temporanea. Forse anche di una sola ventina di giorni per svolgere le verifiche di sicurezza, si era detto da parte del Comune, guidato dal commissario straordinario Salvatore Mottola Di Amato e dal suo vicario Luigi Bigagnoli. I dubbi e le proteste dei genitori erano partiti subito, con un intero paese sceso a difesa della scuola e picchetti anche notturni ai quali ha partecipato pure il parroco, don Giorgio. Fino ad arrivare a mercoledì scorso, quando la diffusione dei risultati delle verifiche sulla scuola hanno fatto arrabbiare ancora di più i genitori. Dalla relazione dell’ingegnere incaricato, Alfonso Squillacioti, emerge infatti che il piano superiore presenta criticità da approfondire, ma che il piano terra sarebbe eventualmente utilizzabile. Il commissario a questo punto si è presto tempo per svolgere le ulteriori verifiche di sicurezza e i lavori necessari, mentre i genitori hanno chiesto, sin da mercoledì, il rientro dei ragazzini a largo Cardillo, con esecuzione dei lavori fuori dall’orario di lezione o magari in estate. Sostenuti nella loro battaglia dallo storico consigliere comunale Antonello Gagliardi, che conosce bene scartoffie e prassi del Palazzo di città, i genitori hanno inoltre scoperto che anche le scuole della Marina dove sono stati dislocati i loro sessanta bimbi non avrebbero certificazione scritta di agibilità. “Chiediamo questa documentazione per tutte le scuole di Soverato Marina – ha spiegato Gagliardi durante la protesta – e dopo averla ricevuta toglieremo il presidio”.

Don Giorgio e Antonello Gagliardi durante la conferenza stampa di ieri sera
Don Giorgio e Antonello Gagliardi durante la conferenza stampa di ieri sera a largo Cardillo

Presente ieri davanti ai cancelli di via Olimpia un intero “popolo” con i suoi anziani, i bambini, i venti-trentenni solidali con i loro paesani, l’ingegnere Tropea che quella scuola ha contribuito a costruirla e sulla cui agibilità continua a giurare. “Anche i genitori degli altri bambini dovrebbero unirsi a questo popolo in una generale pretesa di rispetto e trasparenza sulla sicurezza delle scuole”, ha dichiarato Gagliardi. E se molti genitori di via Olimpia ieri mattina hanno capito e sono andati via, sopportando il disagio in silenzio, non sono mancate però prese di posizione diverse, tra malcontento e timore di nuove iniziative del genere. Degno di nota l’atteggiamento collaborativo e vicino alla cittadinanza dei vigili urbani e del corpo dei carabinieri con il suo comandante, Saverio Sica, che ha parlato a lungo con Gagliardi e i genitori senza mai ricorrere alla tentazione della forza.

A calmare le acque, in tarda mattinata, la convocazione di Gagliardi e una rappresentanza di mamme dal prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, al termine del quale il picchetto davanti a via Olimpia è stato sciolto. Tra minacce di denunce e rassicurazioni sullo sforzo dei commissari per far avere a giorni l’agibilità a tutti gli istituti, infatti, i genitori hanno desistito da questo tipo di protesta. Restano però in attesa di sapere quando riaprirà la scuola di via Cardillo.

Teresa Pittelli
 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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