Cinquant’anni di cui venti a Soverato. Di Cello festeggiato da amici e colleghi

Il maresciallo Di Cello durante il festeggiamento al Gange
Il maresciallo Di Cello durante il festeggiamento al Gange

Bella festa ieri sera al Gange per un piccolo grande evento: i cinquant’anni del maresciallo Giuseppe Di Cello, figura istituzionale ormai praticamente storica, non solo per la Compagnia dei carabinieri di Soverato ma per l’intera città.

Alla festa, organizzata dalla moglie, la signora Patrizia Di Cello, nel noto locale “Gange” di Soverato, hanno partecipato tanti amici e colleghi che si sono stretti intorno al loro maresciallo, con una presenza d’eccezione: il capitano Emanuele Leuzzi, tornato per una sera nella “sua” Soverato per festeggiare il collega con il quale ha condiviso tanti anni di impegno sul territorio, prima di essere trasferito a Piacenza. Presenti al festeggiamento, tra gli altri, Saverio Sica, comandante della Compagnia che ha preso il posto di Leuzzi, il tenente Francesco Gammone, il tenente Cesare Finanza e molti colleghi delle altre stazioni dei carabinieri.

Al momento di spegnere le cinquanta candeline, qualche lacrima di emozione per il discorso del festeggiato, che con poche e sentite parole ha ringraziato la città di Soverato che lo “ospita” ormai da vent’anni, e ha sottolineato l’amore per questa comunità. Applausi e commozione anche per la proiezione del video Rai sulla tragedia delle Giare, con il ricordo di un’altra grande figura di soveratese generoso e amante della sua città, il compianto Nicola Galeano, che in quell’occasione ebbe modo di salvare molte vite, e che ricevette la cittadinanza onoraria proprio insieme a Di Cello. Un uomo delle istituzioni sul quale si sa di poter contare, tanto più in questo momento di confusione e spaesamento per la città.

Teresa Pittelli @teresapittelli

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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