Pippo Callipo folgorato dalla “signora Wanda”: “Bellissimo programma e lei garantisce che sarà realizzato”

Pippo-Callipo-e-Wanda-Ferro2Il “re del tonno” racconta come ha deciso di appoggiare la candidata di Fi (mentre Oliverio era un po’ “distratto”…) e a Catanzaro fa il tifo per Peppe Mangialavori, suo nipote, stavolta quello vero.

Dopo l’entusiasmo seguito al trionfo di Oliverio alle primarie, Pippo Callipo era diventato via via più cauto, poi silenzioso. Nel frattempo leggeva il programma inviatogli da Wanda Ferro. Fino a rimanerne conquistato. Sia dal progetto che dalla “signora Wanda” che lo incarna, come la chiama lui rispettosamente. Ecco come il re del tonno è passato da una possibile convergenza con il Pd a un appoggio appassionato alla candidata di Fi. E tra le liste che sostengono Ferro spunta anche suo nipote, stavolta quello “vero”.

Presidente, giusto un mese fa Oliverio trionfava alle primarie e lei ci aveva prospettato la possibilità di un’intesa con lui. Ora l’appoggio alla Ferro. Cos’è cambiato?

Io non ho mai stretto patti con Mario Oliverio, ma solo parlato dei programmi per la Calabria quando venne a visitarmi in azienda. Dopo le primarie ci siamo sentiti un paio di volte ripromettendoci di vederci, ma non ci siamo mai riusciti. Sarà che lui era molto impegnato, ma non ci siamo trovati, sia fisicamente che idealmente.

E complice la “distrazione” di Oliverio si è inserita abilmente Wanda Ferro.

La signora Wanda è venuta a trovarmi in azienda e mi ha inviato subito dopo un programma bellissimo, che contiene priorità che vi avevo già elencato. Al primo posto la meritocrazia nei concorsi e negli incarichi, come dev’essere per far funzionare bene qualsiasi attività. Poi la trasparenza, con la pubblicazione on line in tempo reale di atti e determine regionali. E la parità di genere, il 50% di presenze femminili in giunta e negli incarichi di vertice, mio cavallo di battaglia da sempre.

Insomma è stato colpo di fulmine.

Sì, mi sono “innamorato” della carica di novità e onestà della Ferro senza pensare a tatticismi o aspettative diverse. Io non sono né di destra né di sinistra, voglio solo spendere questi miei ultimi anni di attività per la Calabria, affrontando problemi come la disoccupazione e la mortificazione delle risorse ambientali. La Ferro in quest’ottica mi è sembrata la personalità ideale.

Il suo sarà un appoggio esterno o avrà un incarico istituzionale?

La signora Wanda mi ha promesso molto di più di un incarico o un assessorato, roba che alla mia età non fa per me: mi ha promesso di fare io stesso da garante della realizzazione di questo programma. E lei sa che gli starò addosso, perchè su questa scelta di fiducia e stima mi gioco tutto, mettendoci faccia e credibilità.

Lei ha lodato Ferro anche perché non avrebbe “scorie”. Quali scorie ha visto nelle liste a sostegno di Oliverio?

Non sarebbe elegante fare esempi concreti ora che sono schierato. Diciamo che parlando del Pd penso pure a chi da dietro il sipario tira le fila. Ma non mi faccia fare nomi.

E non pensa che queste “scorie” siano anche a destra? Ci sono candidati in continuità con la gestione Scopelliti o comunque con il vecchio assetto, da lei aspramente criticati.

E’ vero, ma Wanda Ferro è garante del fatto che sarà possibile controllarne l’operato per rispettare gli obiettivi stabiliti: una Regione mero burocratica, amica del cittadino, investimenti per migliorare il mercato del lavoro, attenzione all’ambiente, ai depuratori, alla raccolta differenziata, meritocrazia negli enti pubblici e soprattutto nelle nomine della sanità. Mi piace molto anche l’idea di chiamare le eccellenze calabresi che si trovano fuori regione a collaborare allo sviluppo della loro terra, ovviamente a titolo gratuito. Sto già contattando alcuni amici…

Qualche candidato che le piace più di altri?

Io nella circoscrizione centro faccio il tifo per mio nipote, Vincenzo “Peppe” Mangialavori, candidato nella Casa della libertà. Un ragazzo che ho cresciuto e che ritengo molto in gamba.

Teresa Pittelli

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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