Commercio in crisi: le luci di Natale non bastano

I clienti chiedono una città più accessibile, prezzi bassi e cortesia 

Soverato - Luminarie 2013
Soverato – Luminarie 2013

L’appello rivolto ieri dal comitato dei commercianti del Corso alla città, con la richiesta di aiuto per allestire le luci natalizie in modo da non essere lasciati soli a lottare contro il declino commerciale, ha suscitato tante reazioni, sia sui social che per le vie cittadine. I commercianti del corso sottolineato la concorrenza impari con i centri commerciali, sempre aperti e allestiti al meglio, nonché là necessità di unirsi per rendere Soverato più bella e appetibile a chi arriva. Ascoltando le reazioni del giorno dopo, quello che sembra emergere dai post e dai commenti dei clienti/cittadini di Soverato e del comprensorio è la sensazione che benvengano le luci e un piccolo contributo, ma che accanto agli addobbi natalizi andrebbe posta attenzione anche ad altri aspetti di accoglienza del cliente o del visitatore. Tra le prime carenze segnalate c’è innanzitutto un’inadeguata accessibilità per i pedoni, in particolare per disabili e bambini in carrozzina. “Devo venire a Soverato a passeggiare per vedere cosa? Negozi chiusi? Prezzi mostruosi? Servizi inesistenti? Barriere architettoniche da medioevo? Per chi come me ha figli piccoli essere costretto a un continuo saliscendi dai marciapiedi è veramente stressante: meglio andare a passeggiare altrove”, commenta su facebook Carmelo, aggiungendo chiaro e tondo che “quattro luci non bastano, è la mentalità che deve cambiare”. Un chiaro riferimento all’annoso paradosso, che finora nessuna amministrazione è riuscita a eliminare, tra l’ambizione a fare del corso il salotto buono della città e la realtà che costringe chi vi si avventura, in vari tratti, a una maratona tra marciapiedi stretti e vetusti e altri nuovi ma insormontabili e spesso privi di scivoli. Altra richiesta segnalata dai consumatori, poi, la politica dei prezzi, accompagnata al desiderio di una maggiore cortesia e disponibilità da parte di chi assiste il cliente una volta entrato in negozio. “Fatte le dovute eccezioni, non basta alzare una saracinesca lasciando l’attività in mano a persone svogliate e sottopagate che sembrano farti una grande cortesia anche solo rispondendo al tuo saluto – dice Barbara – il commercio è una cosa seria e se lo si fa in un piccolo centro come Soverato ci si deve mettere il doppio dall’impegno”. Opinioni ovviamente non riferite a tutte le attività soveratesi. “Ci vuole marketing, pubblicità e poi commercianti e ristoratori abbassate i prezzi, siate cordiali e sempre felici nel vedere uno che entra nel vostro locale, altrimenti le luci sul corso non serviranno a nulla”, chiosa un altro utente. Marciapiedi da rifare, più decoro urbano e servizi, un pizzico di gentilezza in più e politica dei prezzi. Queste le richieste indirizzate dal popolo del web ad amministratori e commercianti di Soverato, ciascuno per la propria parte di competenza. Suggerimenti da prendere in seria considerazione, se si vuole fermare insieme il declino di una città che nel giro di pochi mesi ha già perso una ventina di attività.

Teresa Pittelli

 

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