Soveratese, arriva l’estate e tornano i randagi: le soluzioni da adottare, i costi (e le paure) da evitare

La cucciolata davanti alla scuola primaria della Laganosa
La cucciolata davanti alla scuola primaria della Laganosa
La cucciolata davanti alla scuola primaria della Laganosa

Soveratese, tornano i randagi: ecco le paure e i costi da evitare (ecco le soluzioni)

In Laganosa cuccioli davanti alla scuola. Drosi:“Noi già attivati, niente panico”

Arriva l’estate e torna il problema del randagismo, che negli anni scorsi aveva gettato nel panico molti cittadini di Soverato, e che in questi giorni preoccupa qualche abitante del non lontano quartiere Laganosa di Satriano Marina. Nei giorni scorsi è infatti arrivata una lettera-web anonima indirizzata al sindaco, Michele Drosi, che segnala con un misto di rabbia e ironia la presenza di un “nuovo canile” in viale Europa, nel prato della scuola primaria al momento in ristrutturazione.

Facciamo gli auguri al nostro caro sindaco di Satriano per l’arrivo di nuovi ospiti al canile comunale (ex sito scolastico): da pochi giorni abbiamo due cucciolate che formano un gruppetto simpatico di piccoli amici a quattro zampe”, commenta il cittadino. “Viene spontaneo chiedere se tra qualche mese, quando formeranno un branco un po’ meno simpatico, saranno lasciati scodinzolare nei dintorni – continua l’anonimo – o in qualità di massima autorità deciderà di recintare il terreno adiacente in modo da non arrecare loro disturbo!”. Da oltre un anno sarebbe stata segnalata la presenza di cani randagi alla polizia comunale con qualche caso di rincorsa di ciclisti, secondo la lettera, senza alcun provvedimento. “Bisogna attendere che accada qualcosa di grave per intervenire? O aspettiamo le prossime votazioni?”, conclude il cittadino arrabbiato, facendo anche cenno a punizioni elettorali per il malcapitato sindaco. Che oggi risponde attraverso Il Garantista

“Abbiamo già raccolto la segnalazione e stiamo seguendo la procedura prescritta dalla legge, attivando il pet service del canile di Torre Melissa, con il quale siamo convenzionati e che d’accordo con l’asp si occuperà dell’accalappiamento”, spiega Drosi. “Forse non si sa o non si vuol capire che ci sono un percorso sanitario da seguire e tempi tecnici per fissare l’intervento”, sottolinea Drosi, ricordando che Satriano paga ben 20 mila euro all’anno al canile di Torre Melissa per mantenere le decine di cani randagi prelevati sul territorio in questi anni. E qui sta il punto. Possibile che la soluzione sia sempre quella di accalappiare i cani e spedirli in canili che spesso ne ospitano migliaia, talvolta al centro di dubbi e polemiche sul trattamento riservato agli animali? Una soluzione spesso ricorrente a queste latitudini. Ma che al di là dei sospetti venuti a galla sui media nazionali, relativamente a canili-lager e business, rappresenta un grosso esborso di denaro per i Comuni.

Serena Voci Lega del Cane
Serena Voci, presidente Lega nazionale per la difesa del Cane – Soverato

“La soluzione è la prevenzione, lo diciamo da anni. Prendiamo il caso-Laganosa: è inutile prendere i cuccioli se non si sterilizzano le due cagne che hanno appena partorito, e che ogni anno fanno la cucciolata”, spiega Serena Voci, presidente Lega del cane Soverato e titolare del canile-rifugio soveratese, fiore all’occhiello del territorio per la dedizione e l’amore con cui gli amici a quattro zampe vengono qui custoditi. “I soldi per la sterilizzazione erano stati stanziati dalla Regione: perché siamo in ritardo?”, chiede Voci, chiarendo che “questa soluzione permetterebbe di evitare il moltiplicarsi di cani randagi e il sovraffollamento dei canili, con grande risparmio di soldi per i Comuni e di inutili allarmi per i cittadini”.

Teresa Pittelli

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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