“L’anello stregato di Mozart” sbarca a Soverato, tra curiosità e divertimento

A sinistra, Maria Primerano
A sinistra, Maria Primerano

Presentato il libro della catanzarese Maria Primerano

Raffinato. Divertente. Originale. Sono tre degli aggettivi che descrivono meglio il libro di Maria Primerano, cardiologa in servizio all’Asp di Catanzaro, pianista e giornalista di cultura e spettacoli, presentato sabato scorso alla Libreria Incontro-In Mondadori di Soverato.
Un’opera presentata al Salone del libro di Torino, che sta raccogliendo un ottimo successo e molta curiosità un po’ dovunque, tanto da essere presente nelle biblioteche di New York, Vienna, Monaco di Baviera, Francoforte, Lipsia, della Stantford University in California, e poi in Italia in numerosi istituti culturali. Il libro si intitota L’anello stregato di Mozart e non è (solo) un saggio, non è (solo) un romanzo biografico, ma è soprattutto un divertissement, che appunto nella musica indica una composizione leggera e giocosa, scritta dall’autrice attingendo all’epistolario tra il genio di Salisburgo e la sua famiglia. Ne esce fuori un tourbillon di personaggi, usanze, maniere, trine, parrucche, banchetti e balli di corte contrappuntati da momenti di fame, freddo e sporcizia in misere locande: il mondo di Mozart in giro a esibirsi per l’Europa fin da bambino, accompagnato dal padre-manager Leopold.
Un sipario che si apre solo per il lettore sul ‘700 delle grandi famiglie imperiali e delle masse che fanno la fame, dei tanti nobili italiani che si inchinarono all’incredibile talento di Amadeus, delle regine Maria Teresa d’Austria e Maria Antonietta di Francia che lo vezzeggiarono, della rivoluzione francese alle porte. Tutte suggestioni e tensioni di un’epoca che non sfuggirono all’animo intenso del musicista: Mozart infatti espresse nella sua musica la sua pietas per il popolo, con il quale tra l’altro condivideva l’affanno per il procacciamento di un “lavoro fisso” e di un reddito sicuro. La personalità del genio di Salisburgo in relazione alla società del suo tempo emerge in maniera insolita e prepotente dalle pagine, raccontandoci tanti suoi aspetti inediti e restituendocelo come un essere sensuale, trasgressivo, talvolta molto sboccato e “inopportuno” in società, con i suoi continui riferimenti alle funzioni fisiologiche anche nelle lettere, probabilmente affetto dalla sindrome di Tourette, sempre molto caustico nel giudicare usi e costumi di chi lo circonda. Il teatrino creato dalla Primerano grazie all’escamotage dell’antico gioco delle bambole di carta, da rivestire con i modellini ad alette, permette al lettore di vestire i panni dei vari personaggi di questo caleidoscopio accattivante e irresistibile di uomini e cose, figurini e figurine, che siano le amate figure femminili come la sorella, la cugina e la moglie Costanze, discussi personaggi come Cagliostro e Mesmer, nobili di ogni rango, musicisti e lacchè. La leggenda del suo anello stregato, già citata da Stendhal, è poi tutta da gustare (in omaggio al libro il maestro orafo Gerardo Sacco ne ha realizzato una riproduzione in esclusiva, che brilla in copertina). Primerano ha dedicato il volume ai malati che vede ogni giorno in ospedale, nel suo non facile lavoro di consulenza (anche) al reparto oncologico. Un libro che le è servito da terapia, ma che per tutti, come la musica di Mozart, può davvero essere una ricetta di “divertimento, salute, energia e felicità”.
Teresa Pittelli
 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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