Soverato, torna il teatro del Grillo dopo la pausa natalizia. E rilancia la drammaturgia calabrese

uccidete_le_madri_locandina_cineteatroIl 19 “Uccidete le madri” di Camilla Cuparo con Luigi Iacuzio

Torna domenica 19 con uno spettacolo ambientato in un paesino della provincia di Reggio Calabria la stagione del Teatro del Grillo che inanellando una serie di successi, tra spettacoli off e grandi nomi della tradizione, sta tenendo alta la bandiera del teatro soveratese.

Uccidete le madri” è il racconto di un peccato capitale, la superbia, basato su un fatto realmente accaduto, scritto e diretto da Camilla Cuparo con Luigi Iacuzio.

Il figlio minore di un’umile, amata e rispettata famiglia del posto, Enzo, decide di diventare capo di una banda e di mettersi contro uno dei capi mafia del paese. Nonostante l’avvertimento alla famiglia, il ragazzo non abbandona la sua idea di scalata al potere e così viene ucciso.

La madre, Lina, accecata dal dolore ma anche facendosi vincere dalla superbia (la superbia è l’imitazione perversa di Dio), dopo un’ossessionante pressione, riuscirà a costringere il marito a vendicare l’offesa subita (o a farsi volontariamente ammazzare per tenere alto l’onore della famiglia?). La conseguenza inevitabile sarà, appunto, la morte dell’uomo. Ma anche una lunga e meditata vendetta da parte della donna, che trascinerà nel vortice della sua ossessione anche la figlia Lisa e porterà il figlio maggiore, Vito, protagonista di questo monologo, a prendere una drammatica, estrema decisione…

“L’idea di dedicare la mia arte, pittorica e teatrale, alla ricerca del senso del peccato capitale nella nostra epoca, nacque alla fine degli anni ’90. Il mio scopo era quello di indagare sul rapporto profondo tra esseri umani e Dio”, spiega Camilla Cuparo. “E di farlo attraverso una testimonianza visibile – continua – con una lungimiranza scaturita dall’attenta analisi degli eventi che sono accaduti in passato e che continuano ad accadere. Scagionare l’uomo- se possibile – in quanto uomo, fragile, da ogni colpa. Guardare con compassione alla sua fragilità, per poter avere un futuro meno colpevole di quello nel quale la mia generazione si trova costretta a lottare”, aggiunge la regista, sottolineando la sua “profonda compassione e comprensione, la sua “misericordia” per questi personaggi, non potendo che vedere in loro un peccato che è frutto di una storia millenaria fatta anche e soprattutto di errori, di problemi irrisolti”.

Gli spettacoli in programma saranno due, il Turno A alle ore 17 e il Turno B alle ore 20,45. Per gli abbonati spettacolo in abbonamento “rosso”.

Teresa Pittelli

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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