Soverato, il Comitato eventi si guadagna…la proroga

Mega-fila per gustare i panini e le zeppole del Quartiere Caramante
Un momento della “Notte blu”, tra gli eventi più popolari organizzati nel 2013 dal Comitato

Discusso, amato, apprezzato o criticato, in ogni caso deve aver soddisfatto in pieno le intenzioni e le ambizioni del commissario del Comune Maria Virginia Rizzo in tema di ripresa cultural-popolare di Soverato. Il “Comitato coordinamento eventi” istituito proprio dalla Rizzo in autunno e scaduto lo scorso 31 dicembre, infatti, si è appena guadagnato una proroga che coprirà tutta la prossima primavera. Il mandato del comitato è stato esteso fino al prossimo 31 maggio.

Quanto alla composizione, ci sono due new entry, l’orafa Katia Urzino in quota commercianti, e lo storico organizzatore di eventi “soveratani” Renato Alecci, che si aggiungono ai componenti già in carica (il presidente di Rivivi Soverato Peppe Chiaravalloti, il professore di storia Ulderico Nisticò, il presidente del Quartiere Caramante Nicola Grenci, il portavoce del Comune Dario Macrì, più i funzionari comunali Paola Grande e Pietro Pileci).
La vera novità, però, è il siluramento della “componente” pro-loco, dal momento che il componente designato dall’associazione, Vincenzo Matacera, non figura più tra i membri del comitato. Un avvicendamento concordato per questioni tecniche, dal momento che si sarebbe preferita la partecipazione a titolo personale che istituzionale (vedi Alecci), in modo da rendere più snelle decisioni e procedure, è la spiegazione fornita da fonti comunali. E in attesa di conoscere gli eventuali retroscena, si può intanto anticipare che il Comitato eventi sta già lavorando ai prossimi appuntamenti, tra i quali il Carnevale in collaborazione con diversi Comuni del comprensorio, la stagione teatrale che integrerà la rassegna di Re-act e la mostra fotografica su Soverato.
Teresa Pittelli
 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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