Soverato, dissesto ed elezioni: ecco le novità che attendono la città nel 2014

Comune SoveratoGennaio all’insegna del toto-default. E in attesa di capire come andrà, intanto per le elezioni spunta una lista di 40enni…
Una prima metà del 2014 di grande suspance per Soverato: nei giorni successivi all’Epifania si attendono, infatti, le motivazioni della Corte dei conti sulla bocciatura del piano di riequilibrio di Soverato. Da quel momento il Comune guidato dalla commissaria straordinaria Maria Virginia Rizzo deciderà se proporre ricorso alle Sezioni riunite della Corte, sospendendo il termine per la dichiarazione di dissesto fino alla nuova decisione dei giudici. Passerebbero, dunque, tra termine per proporre ricorso e futuro verdetto, alcuni mesi. Mesi cruciali anche per un’altra seria decisione alla quale è chiamata la città, anzi ogni cittadino: le elezioni amministrative previste per la primavera. Dal momento che il possibile dissesto potrebbe pesare anche su un’eventuale ineleggibilità di ex amministratori che dovessero essere ritenuti responsabili per danno erariale, alcuni candidati nel mirino delle responsabilità potrebbero trovarsi a condurre una campagna elettorale all’insegna dell’incertezza.
Le eventuali responsabilità erariali si applicano agli ultimi cinque anni di amministrazione dalla dichiarazione di dissesto, e riguarderebbero dunque un periodo di giunta Mancini, un biennio a guida Taverniti e circa otto mesi di governo del commissario. Resta da capire in che percentuale le spiegazioni della Corte dei conti addosseranno all’una o all’altra amministrazione le carenze che hanno portato a uno squilibrio finanziario ritenuto così grave da non poter essere riallineato con il piano pluriennale, e da dover condurre al fallimento del Comune.

Debiti vari contratti negli anni, mancato invio dei ruoli tributari, piano delle alienazioni flop sono solo alcune delle piste che i magistrati potrebbero, in ipotesi, seguire. E che fonderanno o meno i motivi di un ricorso della Rizzo (ad esempio sul tema alienazioni, sulle quali da ultimo si era arrivati a un accordo con la Cassa depositi e prestiti). Ma se Rizzo dovesse rinunciare al ricorso, lasciando aperta la strada della dichiarazione di dissesto che verrebbe intimata dal Prefetto dando venti giorni al Comune per deliberarla, non è detto che non si facciano avanti per impugnare la delibera anche altri, ovvero esponenti delle giunte “sotto accusa”, questa volta davanti al Tar.
Scenari dunque ancora aperti, e passaggi molto delicati attendono Soverato nei primi mesi dell’anno. Nel frattempo i cittadini non hanno ancora avuto modo di farsi un’idea precisa degli schieramenti elettorali in campo per la nuova amministrazione, nonostante manchino solo quattro mesi al voto. Dichiaratamente intenzionate a candidarsi, anche se i nomi sono ancora da definire, le truppe dei “nuovi” forzisti del centro-destra, organizzate da Peppe Messina. Sul lato opposto, un Pd di Ciccio Severino desideroso di impegnarsi, ma necessariamente all’interno di alleanze di coalizione o civiche ancora tutte da valutare. Più sottotraccia, quindi al momento esistente solo secondo i rumors, uno schieramento nel quale coinflurebbero anche alcune esponenti della vecchia sinistra calabrettiana, e che avrebbe nell’avvocato Pasquale Gallelli il suo probabile candidato sindaco.

Novità degli ultimi giorni: una lista di quarantenni, appoggiata da alcuni storici esponenti del centrodestra che non si riconoscono in Forza Italia, ma aperta al contributo di forze civiche di varia estrazione, e con solide radici piantate a Soverato superiore. Il leader in corsa per a poltrona di primo cittadino? Un giovane e noto professionista che porterebbe la bandiera del ricambio generazionale e dell’attenzione da dare finalmente anche al borgo collinare della città.

Teresa Pittelli
 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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