A Sant’Andrea il Trionfo delle chiacchiere..!

Con l’entrata dell’autunno si è scaricato su Sant’Andrea un profluvio di parole denigratorie nei confronti del Sindaco e dell’Amministrazione comunale “Raggio di Sole”. Tacciati di inefficienza, inconsistenza politica ed amministrativa, assenza di democrazia partecipativa e chi più ne ha più ne metta. Hanno aperto i l fuoco da tre postazioni distinte e separate, ma battenti all’unisono, la stessa solita musica, il solito refrain: reticente, denigratorio. Si tratta delle postazioni dei Circoli: del Partito Democratico; di Rifondazione Comunista; di Primavera Andreolese. Dalle quali hanno sparato ciance a palle incatenate facendo a gara a chi la sparava più grossa, a chi tirava fuori più aggettivi.
Due sono le argomentazioni emergenti: la fine dell’IPSIA e dell’Istituto comprensivo. Due questioni trite e ritrite che si ripropongono ogni anno a partire dal 2010 perché prima, bontà loro, questi argomenti non esistevano o venivano sistematicamente ignorati.
Replicare alle loro argomentazioni è, più che inutile, dannoso. Anche perché, a sostegno delle loro tesi, non ci sono argomentazioni nuove alle quali non abbiamo replicato, ma solo contumelie contro gli altri che si aggiungono alle precedenti. Un repertorio onriai arcinoto che non vale la pena di confutare.
È i l trionfo delle chiacchiere a buon mercato, un tanto al chilo, che costano poco e valgono meno alla luce dei fatti che sono incontestabili e pronti a smentire le loro farneticanti insinuazioni e a far conoscere, in via definitiva: ”chi ha perso cosa..!”.
Per l’IPSIA lo facciamo dire al Dirigente scolastico del tempo, prof. Domenico Servello, con un documento del 03/11/2008 – prot n. 6857 A16, che alleghiamo sul retro (in fondo pagina … ndr). Un documento inconfutabile senza appello..!
Per l’Istituto comprensivo, aspettiamo gli eventi, anche se, per i noti motivi che vanno sotto il nome di “spending review”, inesistenti nel 2009, abbiamo la consapevolezza che la reggenza è una soluzione provvisoria destinata ad essere superata nel tempo.
Quanto sopra non per rintuzzare quell’inutile fiume di parole, quanto per ristabilire un minimo di verità nella convinzione che, la stessa, prima o poi trionferà e spazzerà via ogni tentativo di piegarla ai propri desideri e modificarla al proprio tornaconto. Passare quattro anni a coltivare risentimenti e rancori personali non è proprio il massimo di un programma politico. E il programma tribale di chi non sa andare oltre
la logica della legge del taglione: occhio per occhio dente per dente. Una logica di cui Sant’Andrea – un paese di duemila anime – non ha alcun bisogno e da cui dovrebbe immediatamente allontanarsi. Alla ricerca di ciò che unisce e non di ciò che divide e ancora dell’esigenza della reciproca legittimazione e soprattutto del rispetto personale reciproco.

Sant’Andrea Jonio
Gruppo consiliare di maggioranza”Raggio di Sole”

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