Montepaone – Presentazione del volume “Contributo alle teorie della performance”

La performance vocale di Anna Maria Civico e le opere pittoriche dell’artista tedesco Martin Figura a Visioni mediterranee

In una fresca serata di agosto, sulle terrazze panoramiche della casa d’arte Visioni mediterranee di Montepaone, si è svolta la presentazione del volume “Contributo alle teorie della performance”. Un volume in cui l’artista racconta e descrive alcune delle sue più significative esperienze laboratoriali e performative svolte in diverse parti d’Italia, soprattutto in Umbria. Esperienze con le quali Anna Maria Civico ha saputo dare un suo contributo, originale e innovativo, a quello che è oggi un genere fondamentale per capire le ultime tendenze dell’arte contemporanea. Una pratica performativa in cui l’artista ha saputo calare tutta la sua sapienza narrativa, la sua abilità vocale e le sue ricerche sul canto tradizionale calabrese, in particolare. L’incontro di Montepaone è stato un’occasione piacevole e unica, per i presenti, per conoscere da vicino l’artista, la quale, accompagnata nel dialogo da Massimo Iiritano, si è esibita in una performance vocale regalando al pubblico presente momenti di intensa commozione poetica.
Il dialogo con Anna Maria Civico è stato preceduto da una presentazione molto partecipata e attenta delle opere dell’artista tedesco Martin Figura, autore dell’immagine di copertina del libro. L’artista, per alcuni giorni in vacanza in Calabria, ha anche lasciato due delle sue più recenti opere in esposizione presso la casa d’arte di Montepaone, che fanno ora parte della collezione permanente, visitabile tutto l’anno su appuntamento. L’incontro è stata anche occasione, per i presenti, di visitare le stanze della casa d’arte, allestite con opere di artisti italiani e stranieri di diverse generazioni, presentate al pubblico dalla direttrice artistica Lara Caccia.
È così che, nell’indifferenza più ostinata delle istituzioni locali, nonostante le ripetute sollecitazioni, la casa d’arte di Montepaone superiore prova ancora una volta a portare avanti il suo forse troppo utopico progetto di creare occasioni culturali per rendere il borgo calabrese e le sue splendide visioni luogo di incontro e residenza d’artista a livello internazionale.

 

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