La condotta Slow Food Soverato Versante Jonico al salone del gusto di Torino

vincenzina scalzo, incontro con i castanicultori delle altre regioni .foto 074A partire dall’inaugurazione di terra madre la sera del 22 per finire lunedì con le ultime presenze allo stand.
Nelle parole di Carlin all’inaugurazione abbiamo avuto la conferma del senso della nostra partecipazione attiva a questa edizione di Terra Madre –salone del gusto: “Si parte dalle persone e poi dai prodotti”. E rivolgendosi al popolo dei 5.000 delegati di Terra madre: “voi siete una realtà che può rappresentare la via per il futuro. Parlate delle vostre storie , delle vostre buone pratiche., . Questa è la rete di Terra Madre, è la rete dei difensori attivi della biodiversità …
Mi è venuta in mente la prima edizione di Terra madre del 2004 quando Carlo Petrini, emozionato ci consegnò il primo libro con una frase storica: chi semina utopie raccoglie realtà. E così dopo dieci anni possiamo dire che siamo davvero una realtà .
Così come una realtà siamo stati tutti noi quest’anno:
Salvatore Mantello e Maria Santoro (comunità nocciola di Calabria), Giacomo Gigliotti e Antonietta Mascaro ( comunità castagne di Serrastretta ) . Sempre da Serrastretta: Franco Fazio, Giuseppe Fazio, Delfino Maruca, Sibilla Puteri. Da Decollatura : Vincenzina Scalzo e Mario Mascaro. Da Cleto: Gaetano Cuglietta e Franco Roppa . Nessuno di loro era lì per un motivazione commerciale o per promuovere solo un prodotto, ma per raccontare il territorio e portare la propria esperienza personale di impegno in slow food. Siamo ritornati tutti più ricchi per l’esperienza vissuta.
Abbiamo dato il nostro contributo allo stand della Calabria portando all’attenzione i temi che ci sono più cari. A partire dal recupero dei borghi parlando del caso Cleto che riprende energia dalla rupe lanciando l’idea delle forme di formaggio di Petramala, affinato nelle fosse e facendo rivivere il borgo con eventi artistici di qualità . Ma anche il caso positivo di Serrastretta, dove un’agricoltura ricca di biodiversità ed un artigianato ancora vivo( la lavorazione delle sedie e la tessitura al telaio) sono la cornice per un’inversione di tendenza contro lo spopolamento ,se ben 14 coppie di giovani quest’anno hanno deciso di sposarsi e rimanere in paese.
terra madre-cerimonia 2014Durante le attività presso lo stand della Calabria i nostri delegati della comunità della nocciola di Calabria hanno evidenziato le caratteristiche e la storia che sta dietro la produzione di nocciole, la creatività delle famiglie che affianca i produttori con la preparazione di dolci ma anche la problematica di non poter avere ancora uno stabilimento in zona per il semilavorato e la tragedia dell’invasione dei cinghiali.
I delegati della comunità delle castagne e pastille di Serrastretta hanno portato tutto l’entusiasmo della loro terra, con un manifesto sugli ecotipi del territorio , puntando l’attenzione sul nuovo prodotto innovativo messo a punto dai soci: le rusarelle, ottenute con la cottura a vapore delle pastille e proposta nello stand in degustazione nella preparazione con la glassa che ci aveva lasciato Delfino Maruca il nostro cuoco di terra madre .
La salvaguardia di questa tipologia di castagna, la lucente, piccola e saporita, è la scommessa della comunità di terra madre.
Un altro piccolo contributo lo abbiamo dato con la partecipazione all’evento che aveva come tema i fagioli di Cortale con l’intervento di Vincenzina Scalzo che ha fatto una introduzione anche sulla biodiversità delle leguminose da granella della Calabria.
Durante questa esperienza al salone, abbiamo preso i contatti anche per un prossimo evento che probabilmente si terrà nel Lazio e che avrà come tema Il vino dei Papi, coinvolgendo il nostro presidio del moscato di Saracena, il cui prodotto era molto apprezzato da papa Sisto V. Per ora abbiamo riproposto il nostro storico abbinamento del moscato con la cupeta di Montepaone , il prodotto che portiamo all’attenzione da alcuni anni.

Ma senz’altro l’esperienza più interessante è stata quella di avere partecipato attivamente al progetto dell’Arca , con la consegna di ben 23 prodotti che abbiamo segnalato come ecotipi da salvaguardare: dai legumi, al mais, alle noci, alle mele, alle pere ,alle castagne . A queste si è aggiunta all’ultimo anche la cialetta , il pane tipico di Cleto .

Da qui ripartiremo per i prossimi impegni in slow food, tenendo presente il prossimo grande appuntamento che è terra madre day che si terrà il 10 dicembre,

Marisa Gigliotti, condotta slow food Soverato versante Jonico
Referente progetto Appennino per Slow Food Calabria.

Carlo Petrini,Marisa Gigliotti

Giacomo, Giuseppe , Maria Antonietta.I nostri giovani al salone del gusto

i nostri 23 prodotti per l'Arca

le rusarelle in glassa

 

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