Le creazioni di Mario Costantino Triolo sfilano nei luoghi della storia

Tra i leitmotiv della nuova collezione c’è la Calabria, madre mai dimenticata

Ci sono donne e uomini straordinari in Calabria. Donne e uomini di valore che, per affermarsi in una terra tanto aspra, difficile, contraddittoria, devono sempre sudare il doppio, più che in ogni altro angolo di questo sterminato mondo. Ma quando arriva il successo, le fatiche si sciolgono in un caldo sentimento d’amore per la propria regione, madre mai dimenticata. Un testimone esemplare di questa parabola è il talentuoso stilista di Catanzaro Mario Costantino Triolo. Giovanissimo (oggi ha ancora poco più di 30 anni), ha lasciato la sua città con una valigia carica di sogni, stoffe e preziosi consigli della nonna. Ha studiato e lavorato sodo, prima a Bologna e poi a Milano, per arrivare, finalmente, a splendere di luce propria, da quattro anni a questa parte. Le sue meravigliose creazioni hanno incantato le più autorevoli e prestigiose sfilate dell’alta moda. Una identità ben precisa, una capacità di interpretare tradizione e modernità, arte e forme espressive, simboli e cromie: queste le ragioni di un successo destinato a durare nel tempo. Lo stile di Triolo è originale, unico, attraversato da intuizioni futuriste e memorie sensitive che riemergono dal profondo. Da quella profonda matrice solare e mediterranea mai dimenticata. E’ per questo motivo che, per lanciare la sua eccezionale collezione, Mario Costantino Triolo ha scelto di riaffermare con forza il suo spirito di appartenenza culturale, valorizzando l’identità territoriale dei suoi luoghi del cuore. Ecco, così, apparire i suoi capi esclusivi nelle più spettacolari location storiche, archeologiche e turistiche calabresi. Paesaggi, complementi murali e ambientali, riportano proprio lì dove storia, memoria e identità riecheggiano insieme in un solo nome: Calabria. Modella d’eccezione una bellissima diciottenne, Valentina Badolato, allevata con la consueta professionalità dall’agenzia Service Management di Monica Minervini. Per tutta la squadra, completata dalla indispensabile presenza della brand manager Daniela Scognamillo, tappa a Roccelletta di Borgia e, poi, giù fino a Bivongi, dove Triolo ha reso ancora più entusiasmante la sua avventura, allestendo un laboratorio di grandi sperimentazioni. Ha voluto che i suoi abiti esibissero anche sprazzi significativi dell’antica arte del ricamo delle donne reggine, con l’innesto armonioso delle delicate sfumature del punto filza tra argenti e tessuti double face di rara sensualità. Triolo è stato definito “architetto della bellezza” e la sua contemplazione ostinata e poetica del bianco e del nero è un concentrato di sensibilità, interazioni concettuali, comunicazioni visive che sfociano in un patrimonio segnato dalla forza. La forza di di gloriose radici e di altrettanto mirabili prospettive future.

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