Soverato – Apicella: la musica è l’arte dello spirito

L’antroposofo anticipa i contenuti del prossimo incontro di “Naturium” a Soverato
fabio“La musica è l’arte dello spirito”. L’antroposofo e musicista Fabio Antonio Apicella introduce e anticipa così la sua partecipazione al quarto aperitivo culturale di “Naturium”, in programma domenica 15 giugno alle ore 18 al “Glauco Beach Club” di Soverato. Un incontro dedicato alla musica, alla filosofia e all’antroposofia. “Per comprendere cosa davvero sia la musica in senso antroposofico – spiega Apicella – dobbiamo procedere indietro nel tempo con l’indagine spirituale, quando lo sviluppo dell’intelletto, nell’uomo, provocò essenzialmente la perdita della memoria cosmica e della visione spirituale. Quando l’uomo perse la capacità di guardare nel mondo spirituale, sentì la necessità di eseguire e ascoltare musica per colmare quel vuoto interiore, per continuare a percepire l’azione in sé di quelle forze spirituali divine che non riusciva più a vedere: il bisogno di far musica nasce quindi dal bisogno di conoscere. Com-prendere la musica significa accogliere in sé l’universo, conoscerlo senza il bisogno di capirlo. Se oggi il potere della musica è sostanzialmente sconosciuto ai più, non lo era in antichità, quando appunto la conoscenza esoterica era definita conoscenza musicale”. “La musica ha il potere ineguagliabile di evocare forze sovrannaturali – sottolinea Apicella. – Pertanto dovrebbe essere sentita come preghiera, mediante cui ricevere vibrazioni divine e restituirle al Cielo arricchite d’amore e gratitudine: è una scelta cosciente, che va operata attivamente ogni volta che si suoni o si canti e vigilando sul suo esito nella propria anima. Se la eseguiamo o l’ascoltiamo attivando il cuore, la musica ha la forza per riportarci, in spirito, nel luogo e nel tempo da cui proviene: il Principio della Creazione”. Appuntamento, dunque, domenica sera al “Glauco”, luogo ricco di storia oltre che splendidamente immerso nel mare cristallino della baia di Soverato. Già il nome Glauco evoca la grande filosofia antica. La sua figura compare, infatti, nel Libro X della Repubblica di Platone come immagine dell’anima immortale. Ma Glauco è anche mito, leggenda: si narra del suo amore tragico con Scilla e delle sue doti sovrannaturali, in quanto figlio del divino Poseidone. La zona del Glauco, a Soverato, è costellata di reperti archeologici. A poche decine di metri dal Beach Club è possibile visitare un sepolcreto rupestre in ottimo stato di conservazione. Il sito è attribuibile ai Siculi, popolazione di età pre ellenica. Nello specchio d’acqua che bagna il Beach Club, affiorano resti di età romana che si fanno risalire all’antica Poliporto. Una semplice immersione lascia letteralmente senza fiato per la bellezza delle rovine (manufatti, macine) ancora visibili che rendono questi luoghi unici e misteriosi. Per non far mancare nulla, “Naturium” proporrà anche una degustazione di pietanze vegane e un concerto jazz del trio Sergio Sinopoli, Giulio Oliverio, Maurizio Mirabelli. I lavori dell’incontro, promosso da Giovanni Sgrò, saranno introdotti da Francesco Pungitore, dottore in Filosofia, che proporrà come tema: musica, anima e filosofia, da Pitagora a Platone.
 

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