Montepaone – Convegno su don Pino Puglisi

L’associazione “Solidales” presieduta da Saverio Candelieri, in collaborazione con la commissione diocesana Giustizia e Pace, a conclusione del progetto Spaziofamiglia 2013 promuove un convegno sul tema Cittadinanza attiva solidale  e responsabile per il bene comune dedicato alla testimonianza e alla figura di don Pino Puglisi, prossimo beato. L’evento si terrà a Montepaone Lido il 29 maggio  alle ore 18 presso la chiesa parrocchiale e oltre agli interventi istituzionali, registrerà la presenza dell’ Arcivescovo, mons. Bertolone, postulatore della causa di beatificazione, nonché gli autorevoli interventi di suor Carolina Iavazzo (collaboratrice di don Puglisi a Palermo e ora impegnata nella Locride) ,di Giuseppe Savagnone (direttore dell’Ufficio per la pastorale della cultura nella diocesi di Palermo e membro del Forum per il Progetto culturale della CEI). Modererà l’incontro il giornalista Pietro Melia. I giovani dell’associazione Solidales cureranno un momento artistico dedicato al tema della serata mentre l’attrice AnnaMaria De Luca ed i giovani dell’Istituto Comprensiovo “Mario Squillace” di Montepaone e del Laboratorio di Teatro Classico del Liceo dei Salesiani di Soverato leggeranno alcuni brani tratti dalle Lettere di don Puglisi. Nel corso della serata sarà anche presentato il nuovo libro  Padre Pino Puglisi. Profeta e Martire Beato per le edizioni San Paolo. Si tratta della biografia ufficiale della beatificazione, scritta da monsignor Bertolone, appassionato postulatore della tappa finale della Causa di beatificazione. Il testo ricostruisce con amore e impegno gli ultimi anni della vita e del ministero di don Pino Puglisi, sacerdote vittima della mafia, in un racconto arricchito da profonde venature spirituali, che tratteggia la figura di un prete martire: per le parole di Vangelo che pronunciava, per la fede che sottraeva spazi alla criminalità, per le sue opere che sapevano reinventare la speranza. «In questo momento – afferma monsignor Bertolone – c’è grande interesse per la beatificazione di padre Puglisi, per quello che lui ha rappresentato e soprattutto per ciò che rappresenterà nella Chiesa e per la società civile: c’è uno spartiacque ormai segnato in maniera definitiva riguardo l’incompatibilità assoluta tra la mafia e il Vangelo, tra la `ndrangheta e il Vangelo e qualsiasi altra forma di organizzazione  criminosa, delinquenziale, che ha per dio non il Dio dei cristiani ma il dio-potere, il dio-denaro. L’esempio di Pino Puglisi, a distanza di venti anni dalla sua morte, non è una luce solo per la Chiesa ma lo è per tutta la società civile». 

manifesto

 

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