Soverato – Teatro del Grillo: Così è (se vi pare)

Debutta il 29 maggio con repliche 30 maggio, 3 e 4 giugno
La Compagnia del Grillo porta in scena una delle opere più famose di Luigi Pirandello 

cosiCosì è (se vi pare), tratta da una novella famosa “La signora Frola e il signor Ponza suo genero”, fu rappresentata per la prima volta a Milano nel 1917. Ma fu dopo lo straordinario successo ottenuto in Francia, al Thèâtre de l’Atelier, in una messa in scena di Charles Dullin col titolo “Chacun sa verité”, che il dramma conobbe le migliori fortune ed è considerato, a ragione, l’inizio del pirandellismo, la seconda fase del teatro di Pirandello, quella, cioè, che comprende le opere maggiori e più note – dai Sei personaggi all’Enrico IV, dal Giuoco delle parti a Vestire gli ignudi – e che ruota intorno al problema fondamentale dei rapporti con la realtà, o più precisamente del conflitto tra apparenza e realtà.
“Ho quasi finito la commedia in tre atti (parabola, veramente, più che commedia): Così è (se vi pare)” scriveva Pirandello al figlio Stefano il 3 aprile 1917. “Ne sono contento. È certo d’una originalità che grida. Ma non so che esito potrà avere, per l’audacia straordinaria della situazione. Non so se t’ho detto che la parabola s’aggira sul valore della realtà”.
Valore della realtà, quindi, inteso come punti di vista, ognuno diverso dall’altro e senza possibilità di provare che l’uno sia più reale o più vero dell’altro.
Ma c’è una seconda lettura di Cosi è (se vi pare). La “sventura” capitata alla signora Frola, a suo genero signor Ponza e alla di lui moglie, sulla quale essi hanno trovato un “perfetto accordo, una pacificazione”, si scontra con gli ipocriti desideri di giustizia e probità degli abitanti della cittadina di provincia, che crudelmente li inquisiscono, li vessano, li processano al solo fine di soddisfare una sciocca curiosità. Si fanno forti dell’autorità, del potere che deriva loro dall’appartenenza a un ceto, per accertare una misera verità burocratica, qualunque essa sia: “E allora pazzo, nessuno dei due? Ma uno dev’essere, perdio”, dirà Sirelli, interprete del sentire comune.
Un ottuso accanimento verso coloro che già in partenza sono considerati esclusi. E questo li autorizza (come un branco) a violare l’intimità dei “diversi”, che hanno la sola colpa di “starsene appartati” con la propria sventura.
È forse questa la vera follia, non quella di Ponza o Frola, quindi. E da questa, a quasi un secolo dalla scrittura di Così è (se vi pare), non sembra si sia usciti.

29 e 30 maggio – 3 e 4 giugno – Inizio spettacoli ore 20.45 – Poltrona € 15,00 – Ridotto (speciale per i giovani fino a 25 anni)  € 5,00 – Gli abbonati hanno diritto all’ingresso previa prenotazione – Info e prenotazioni Botteghino Teatro 0967.23156 AAAdvice – C.so Umberto I, 100 – 0967.23318

 

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