MGFF – Michele Placido in cerca di un giovane calabrese per il suo prossimo film

“La Calabria sul piano culturale è una regione che investe davvero tanto e che negli ultimi tempi è riuscita ad offrire opportunità di lavoro a tanti giovani professionisti. La burocrazia è un male che uccide il nostro Paese ed occorre ritrovare il coraggio di osare puntando sulla forza delle idee”. E’ questo l’appello che Michele Placido ha lanciato in conferenza stampa alla terza giornata del Magna Grecia Film Festival in occasione della proiezione di “Razzabastarda”, opera prima di Alessandro Gassman. Placido ha incontrato i giornalisti all’Hotel Perla Del Porto sul lungomare di Catanzaro affiancato dal direttore artistico Gianvito Casadonte, dal capo ufficio stampa del Comune, Sergio Dragone, e dal titolare dello stesso albergo, Luigi Rotundo. L’occasione è stata utile per discutere della condizione del “giovane” cinema italiano, alla luce della grave crisi economica che ha intaccato inevitabilmente anche il mondo dello spettacolo, e dell’esperienza sul set sotto la direzione di Gassman: “Con Razzabastarda ha dimostrato di essere un ottimo regista e attore – ha detto – e sono sicuro che, quando si crede in un progetto, sia necessario dare tutto se stessi senza chiedere nulla in cambio. Dopo i riconoscimenti ricevuti quest’anno dalla critica, credo proprio che Alessandro diventerà presto un regista importante”. Placido ha anche ribadito che sarà protagonista per tutta l’estate nelle piazze calabresi, in occasione del Magna Grecia Teatro Festival, di uno spettacolo di musica e poesia ispirato alla letteratura classica greca e, successivamente, ha anticipato che offrirà il suo sostegno ad una compagnia di giovani attori impegnati nella trasposizione cinematografica di una pièce teatrale. Tra i suoi prossimi progetti da produttore vi sono in cantiere anche un’opera prima pensata per i cent’anni dalla Prima guerra mondiale: “Insieme al giovane Luca Severi – ha detto – abbiamo dato vita ad una storia che ha tra passato e presente vuole raccontare il prezzo altissimo che il Sud ha pagato per affrontare la Grande Guerra. Vorrei che il giovane protagonista fosse proprio calabrese e mi auguro che il pubblico del Festival possa vedere il film il prossimo anno”.

 

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