Qui si fa la rivoluzione o si va su Facebook

…ad esempio, ieri mattina…

– Bisogna fare la rivoluzione! – Per le strade il cugino di Gelsomino urla forte. – Bisogna darsi una mossa per avere giustizia e la pancia piena! –

 Gelsomino esce per strada con le pantofole ancora ai piedi.

– Che succede? – chiede al cugino.
– Dobbiamo fare qualcosa! Non si può andare avanti così!
– Che stiamo facendo?
– Questo è il punto! Niente facciamo! A Roma rubano, la benzina sale, il pane aumenta e non ci  sono i soldi per fare i regali.
– E non  ci sono più le stagioni di una volta. Hai visto come piove?
– Non me lo dire. Ho una casa a quattro piani…
– Non è pianterreno?
– Tre piani sono interrati, qui si fa così! E comunque l’ho fatto per proteggermi dal sole, peccato per quando piove… il portafoglio galleggia vicino al soffitto.
– E quindi che vuoi fare?
– Umh… dobbiamo organizzarci. Hai Facebook?
– No.
– Male. Iscriviti che parliamo.
– E non possiamo farlo adesso?
– Qui ci ascolterebbero.
– Ma su Facebook ci sono due miliardi di persone che potrebbero leggere quel che ci scriviamo.
– Esagerato! Al massimo, solo gli amici.
– E tu quanti ne hai?
– Circa centomila. Solo tre sono amici, gli altri simpatizzano!
– Ma?
– Niente ma. Iscriviti subito che ci organizziamo.

Gelsomino corre a casa, si mette dinanzi al pc e in pochi minuti è su Facebook. Subito lo contatta il cugino.

 Caro cugino, l’idea è questa: ci vediamo tutti al parkeggio dinanzi al suxmercato.

 Ma eravamo già per strada! Ora mi tocca riuscire.

 Ma ora ke l’ho scritto su Facebook saremo in tanti. Prima ki mi avrebbe seguito? Allora d’accordo? Lo scrivo x tutti… ki vuole ci segua alle 18.00, davanti al suxmercato.

 Alle diciotto Gelsomino è in  piazza assieme a quattro disperati. Arriva il cugino e Gelsomino gli chiede cosa vuol fare.

– La gente?
– E’ un successone, sono almeno mille!
– E dove sono?
– Dentro! Ci sono i saldi.
– E la rivoluzione?
– Stiamo spendendo e consumando a prescindere dalla crisi! Così imparano a farci indebitare!
– Non l’ho capita.
– Uff, come sei lento! Tranquillo, che ci stiamo organizzando.
– Ancora?
– Sì, puntiamo in alto. Dobbiamo parlare ai politici.
– Dove?
– A Roma!
– Come ci arriviamo?
– Sta per passare la carovana degli scioperanti. Saliamo sopra e ci facciamo dare uno strappo fino a Roma. Loro son diretti lì.
– A far che?
– Fanno un po’ di disordine, credo, ma che importa?

 Dopo otto ore lunghissime Gelsomino e cento disperati sono a Roma. Arrivati in Piazza della Vittoria, scendono e il cugino li raduna tutti.

– Ragazzi, andiamo al Quirinale: dobbiamo farci vedere dal Capo.

Il gruppo si stacca dagli scioperanti e l’indomani i giornali titoleranno Gli scioperanti si spaccano!

Arrivati al Quirinale, Gelsomino si ferma per ammirare la sede del Presidente della Repubblica. È la prima volta che lo vede da vicino.

– Cugino, hai visto che bello?
– Scusa, sono impegnato.
– Ti prepari alla protesta.
– No, faccio foto.
– A chi?
– Al Quirinale. Poi le zippo e la smsaggio a tutti, quindi le mando in chat… e scusa.
– Che c’è?
– Devo rispondere ad una amica che chiede se le faccio delle foto ai Giardini del Quirinale. Meglio che vada!
– E la rivoluzione?
– Non si fa qui.
– Siamo venuti apposta.
– Domani su Facebook!

 Gelsomino stanco e affaticato, saluta tutti e se ne va incredulo. Riesce a prendere un treno utile e prima di mezzanotte è a casa.

Il giorno dopo, prima di cancellare l’account Facebook, contatta di nuovo il cugino e sulla sua pagina vede questo comunicato:

LA RIVOLUZIONE NON SI FERMA! Come si vede dalle foto… dai suxmercati al Quirinale. SIAMO OVUNQUE, ATTENTI!

Gelsomino chiude Facebook e commenta fra sé: – Altri popoli la Rivoluzione la fanno in piazza, rischiando la vita. Noi non abbiamo più piazze in cui andare e al massimo possiamo rischiare di avere troppo foto da pubblicare….mah!-

 

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