In difesa della 106

SS106 L’apologia della statale 106 sconfina con il reato previsto dalla legge Scelba. Quando la fecero, a tempo di primato (altro che A3 e Trasversale) era una strada nazionale degna di ogni più avanzata area del mondo, e i ponti erano il meglio dell’ingegneria del tempo? Quale tempo? A Soverato arrivò nel 1935.

 Dal 1935 al 2015 sono passati otto decenni; e la 106, non ammodernata, è ovviamente insufficiente a sostenere il traffico, tanto più che allora, nel 1935, la politica dello Stato era di favorire i treni invece dei petrolieri. Anche le gloriose Littorine erano diesel, ma un motore, non centomila! E si navigava, a quei tempi.

 Oggi che i treni sono una rarità e il mare non è più solcato da navi, la 106, rimasta come nel 1935, sopporta il peso del 2015.

 Peggio, hanno costruito le Marine, e le hanno costruite in totale spregio di quella scienza ogni ignota che si chiama l’urbanistica; anzi senza manco uno straccio di piano regolatore, al grido di “Ciascuno faccia il suo porco comodo”.

 Però, qualcuno deve pur dire quanto sto per dire, per quanto politicamente scorretto sia. Nel 1935 la più veloce delle automobili non arrivava a 100/h. Oggi qualsiasi scatoletta raggiunge velocità altissime, troppo più alte della capacità dei conducenti di controllarle.

 Quando il ragazzino spiritoso cui il papà presta o compra il bolide, ritiene suo diritto e dovere azzardare il sorpassino triplo (l’ho visto e lo vedo quasi ogni giorno!) non posso meravigliarmi se prima o poi succede qualcosa. La strada avrà qualche colpa, ma gli automobilisti, pure e di più, molto di più.

 Ci vorrebbero più patenti ritirate, più multe salatissime, e, soprattutto, che se uno ha colpa, l’assicurazione non gli paghi un centesimo.

 Colpirne uno per educarne cento: ritirate la patente all’imbecille, e vedete come si sparge la voce!

 E ci vorrebbe anche una strada nuova. Una strada, non le chiacchiere e promesse di tutti i governi che si sono succeduti dal 1945, e che hanno lasciato al 1935 la 106. Poi dite che uno viola la legge Scelba, anzi, come leggete, palesemente se ne frega.

 Lo stesso per la Trasversale delle Serre.

Ulderico Nisticò

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *