Giunta agostarica?

consiglioregionale1 Prima premessa: agostarico è un idiotismo, cioè parola dialettale usata come neologismo italiano, qui con evidente intento sarcastico. “Gustarici” sono infatti i galletti allevati per essere mangiati a Ferragosto.

 Seconda premessa per evitare che intervenga con battute insipide qualche scemo del villaggio. Non parlo delle cosiddette o sedicenti destre calabresi, o centro(destra), perché non non ci sono: battute a Reggio, alle provinciali di Catanzaro, e soprattutto alle regionali, e in evidente lite, sono ininfluenti.

 Parlo dunque del PD e della Giunta regionale che non abbiamo, e che, se tutto va bene, avremo agostana. Ricapitoliamo: Oliverio, e fin qui sono d’accordo, vorrebbe una Giunta di tutti esterni per non dover nominare gli assessori tra i casuals del Consiglio (quello è un barbarismo e anglicismo, ma stavolta ci sta!); nomina quattro, e subito gli scoppia il caso Lanzetta, e perciò si riducono a tre; intanto modifica lo statuto in prima e seconda lettura: a questo punto, può nominare gli altri, fino a sette, e tutti esterni. E invece oggi ne abbiamo 12 aprile, il 23 sono sei mesi dalle elezioni, e niente Giunta; né s’intravede all’orizzonte di Ionio e Tirreno.

 Che succede, a Mario Oliverio? Che deve fare i conti con il PD, il suo partito. Il PD, il suo partito? Ma è una confederazione accidentale di partiti non solo diversi, sono in conflitto, a Roma come in Calabria… come, non ce lo scordiamo, a Soverato. Eppure questa sommatoria fortuita di partiti è al governo, ha stravinto in Calabria; esiste e vince, però resta un incontro eventuale, non un partito.

Infatti, che mondo corre? Che i renziani vogliono i loro in Giunta, e Oliverio, che renziano non è, non li vorrebbe. Nel frattempo torna alla carica la Lanzetta, offesa che nessuno abbia mosso ciglia quando se ne andò e da ministro e da assessore; e magari non le spiacerebbe un posticino. E con lei, chissà a quanti altri.

 Nel tentativo di comporre questo mosaico di tessere spaiate e in gran parte raccattate per terra, Oliverio trova la soluzione di Ponzio Pilato: il rinvio, e, se tutto va bene, avremo una Giunta agostarica.

 La Regione Calabria è l’ultima d’Europa per colpa di vari di sinistra, A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G. Rhodio, D. Veraldi, L. Meduri, A. Loiero; di destra, G. Nisticò, G. Chiaravalloti, G.B. Caligiuri e G. Scopelliti proseguito in Stasi; destra e sinistra, si fa per dire: i più non saprebbero spiegare manco da che parte erano. Rischia, la Magna Grecia, di perdere la bagattella di due miliardi di euro di fondi europei. Avrebbe bisogno di governo come dell’aria, e invece ce lo impediscono le liti dei diversi partiti che fingono di comporre il PD.

 Nel dubbio, ribadisco: non parlo del centro(destra) perché non c’è. Il PD c’è, e avrebbe il dovere di assumere provvedimenti; sì, se esistesse…

Ulderico Nisticò

 

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