Catanzaro – Il 1° aprile il decimo seminario della Scuola di Liberalismo

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Sandro Scoppa

Con il 10° seminario, il 1° aprile 2015, ore 15, presso la Camera di Commercio di Catanzaro, si concluderà il percorso formativo della Scuola di Liberalismo “Ludwig von Mises” 2015 – VII edizione di Catanzaro.

In tale occasione, si svolgerà una tavola rotonda, moderata da Sandro Scoppa, presidente della Fondazione organizzatrice, sul tema: “L’Italia al bivio, tra riforme necessarie e resistenze corporative”, alla quale interverranno: Tullio Barni, Andrea Porciello e Rocco Reina, dell’ateneo Magna Grecia, e Gianfranco Macrì, dell’ Università degli Studi di Salerno. I lavori saranno aperti con l’intervento di saluto di Paolo Abramo, presidente del medesimo ente camerale di Catanzaro.

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Rocco Reina

Il tema della tavola rotonda prenderà le mosse dalla circostanza e dalla constatazione che l’Italia si trova a un bivio di fronte alla globalizzazione. E se da un lato la sua classe politica annuncia cambiamenti epocali, con profonde riforme strutturali in molti settori dell’apparato pubblico e della società; dall’altro si trova a dover fare i conti con le sempre vive resistenze opposte dalle varie corporazioni, pronte a sbarrare la strada ad ogni progetto o proposta che possano in qualche modo ledere i loro interessi o gli interessi dei loro adepti. In proposito tornano alla mente molti degli studi della Public Choise School, che mostrano come i comportamenti “interessati” di politici, imprenditori, sindacalisti e burocrati finiscono per convergere in una somma di piccole e meno piccole “cospirazioni”, le quali favoriscono una dilatazione del potere pubblico. Ad esempio, i magistrati si oppongo a riforme ormai necessarie della giustizia, gli agricoltori difendono i sussidi, gli insegnanti il posto fisso, i farmacisti e i tassisti il sistema delle licenze, e il risultato è che l’insieme di questi egoismi corporativi finisce per danneggiare tutti.

Tullio Barni

Tullio Barni

 In fondo, tutto questo era ben chiaro già a Vilfredo Pareto, che mostrò – anche sulla scorta degli insegnamenti di Frédéric Bastiat – che in ogni iniziativa pubblica i benefici tendono a essere immediati (mentre i costi sono posticipati), visibili (mentre i costi sono invisibili) e concentrati (mentre i costi sono dispersi). In tal modo è facile prevedere che ogni spinta verso lo statalismo avrà facile vita di fronte a quanti, invece, vogliono contenere l’espansione del potere.

Questo è vero, ma non deve toglierci la speranza. Un simile processo, in effetti, non può procedere in maniera illimitata, dal momento che il risultato finale è la catastrofe. Un ordine sociale basato sulla pianificazione, sulla redistribuzione, sull’ingegneria sociale e sulla redistribuzione egualitaria non è destinato a durare. Il suo esito naturale è l’estinzione: come è successo all’impero romano nella sua fase finale e come sta succedendo all’Europa contemporanea.

Il prossimo appuntamento è previsto per il 29 maggio 2015, con la cerimonia di premiazione e di assegnazione delle borse di studio. Per maggiori informazioni consultare il sito www.fondazionescoppa.it

 

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