Catanzaro – Convegno sulle “Patologie oncologiche e invalidanti”

Conclusa a Catanzaro la campagna di informazione promossa dal Ministero del Lavoro e dall’Ufficio della consigliera nazionale di Parità dal titolo “Patologie oncologiche e invalidanti – Quello che è importante sapere per le lavoratrici e i lavoratori”

Da sx: Catalano, Viscomi, Munizzi, Molica, Ciarletta, Bevacqua

Da sx: Catalano, Viscomi, Munizzi, Molica, Ciarletta, Bevacqua

Si è conclusa giovedì sera a Catanzaro la fase calabrese della campagna di informazione promossa dal Ministero per il Lavoro e le Politiche sociali insieme all’Ufficio della consigliera nazionale di Parità, dal titolo “Patologie oncologiche e invalidanti – Quello che è importante sapere per le lavoratrici e i lavoratori”, che si è sviluppato attraverso la diffusione capillare di un opuscolo informativo e appositi convegni di sensibilizzazione, coordinati dalle consigliere regionali e provinciali di Parità in collaborazione con le associazioni di volontariato e i sindacati. Dopo i convegni svolti a Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria, è toccato dunque a Catanzaro ospitare l’incontro conclusivo del ciclo dei seminari calabresi del progetto, cui hanno partecipato in qualità di relatori medici del settore e rappresentanti istituzionali. Ad introdurre i lavori e i contenuti del pieghevole distribuito fra i numerosi presenti, nella sala Giunta della Provincia di Catanzaro, è stata la consigliera provinciale Sonia Munizzi. L’importanza, per i malati oncologici, ha detto la consigliera, di continuare a lavorare è strettamente legata alla “speranza, fondamentale per chi soffre”, per cui la rassegnazione potrebbe influire in maniera drammatica sul decorso patologico. “Lo stress è piuttosto elevato in questo tipo di pazienti – le ha fatto eco il direttore sanitario e primario di Otorinolaringoiatria dell’Asp di Catanzaro, Mario Catalano, in rappresentanza dell’Azienda per conto del direttore generale Gerardo Mancuso, assente per motivi istituzionali -. La qualità della vita correlata a questa diagnosi è spesso pessima proprio per il forte stress che ne scaturisce”. Entrambe le affermazioni hanno quindi fatto da ponte all’intervento di Stefano Molica, direttore del dipartimento di Oncoematologia all’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio, il quale ha confermato l’importanza della centralità del paziente in ogni fase della malattia: “Non sono sicuro che l’accesso alla cura sia uguale in tutta Italia”, ha detto, mentre ha sottolineato, a livello locale, come “la commissione oncologica regionale non operi in modo continuativo”, denunciando il gap esistente tra il progresso conseguito nella diagnosi e nella cura – “I farmaci oggi hanno profili di bassa tossicità e il 60% dei pazienti guarisce del tutto” – e le strutture di riabilitazione e monitoraggio delle patologie oncologiche. “Non esiste, a parte qualche piccolo esempio locale, un vero registro dei tumori”, ha detto, che permetta di studiare una mappatura reale dell’incidenza sul territorio, regionale e nazionale. Sull’aspetto più prettamente legislativo – con tutti i suoi pro e contro -, è intervenuta Rosalba Viscomi, presidente del Comitato Pari opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro. Precedute dal contributo del segretario regionale di Cisl-Fp, Antonio Bevacqua, le conclusioni dell’incontro e dell’intera campagna di comunicazione, sono state affidate alla consigliera regionale di Parità Stella Ciarletta: “L’opuscolo è in distribuzione da tempo e spinge a un nuovo modo di pensare la malattia, anche dal punto di vista dei familiari che si occupano dei propri cari ammalati, e molto spesso di tratta di donne. L’ottica di genere – pertanto -, è importante per focalizzare le differenti esigenze”.

 

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