Catanzaro – Caruso all’Ateneo Magna Graecia, il Coisp protesta pacificamente

c15“Affermare pacificamente le proprie idee si può. Rinunciare a calpestare le regole e la sicurezza infierendo su quelli che si identificano come nemici da abbattere fisicamente invece che interlocutori con cui dibattere, solo perché ci si ritiene depositari della verità, si può. Oggi a Catanzaro abbiamo voluto rimarcare che anche le provocazioni, anche le contestazioni, anche le proteste si possono fare seriamente pur non abbassandosi alla prevaricazione e alla violenza per sostenere le proprie idee. Abbiamo ripetuto che non crediamo alla buona fede e alla coscienza di chi in passato ha avallato comportamenti violenti senza poi rinnegarlo, abbiamo denunciato che per certe menti bacate la violenza e l’odio verso le Forze dell’Ordine che rappresentano le regole e le Istituzioni non finirà mai, e non abbiamo neppure finito di dirlo, rifiutandoci di utilizzare un estintore avvolto da un ramoscello di ulivo come simbolo e strumento di pace pur di non eccedere nella provocazione che intanto, durante una protesta a Milano, saltava fuori l’ennesimo estintore usato ancora una volta contro i colleghi. Agghiacciante!”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, esprime il senso ed il contenuto della protesta che il Sindacato Indipendente di Polizia ha attuato oggi nel capoluogo calabrese in occasione del primo giorno di lezione del corso di Sociologia dell’ambiente e del territorio presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, affidato a Francesco Saverio Caruso, esponente del Prc e leader del Movimento No Global campano. Un’assegnazione, quest’ultima, che il Coisp ha contestato duramente, non certamente sotto il profilo della legittimità, ma sotto quello dell’opportunità considerate le posizioni di contrapposizione con lo Stato e le Istituzioni più volte espresse e mai smentite dal No Global – che si è autodefinito un sovversivo -, nonché la sua partecipazione a manifestazioni che si ricordano per fatti di estrema violenza, ed altri suoi trascorsi non esattamente “pacifici” che lo hanno più volte portato nelle aule di giustizia.
Un significato rimarcato a Catanzaro anche dal Segretario Generale del Coisp Calabria, Giuseppe Brugnano: “Ci auguriamo che molti esponenti dei centri sociali ed esponenti no global come Caruso imparino a manifestare le proprie idee pacificamente così come abbiamo fatto noi oggi” ha detto dal gazebo su Corso Mazzini dove è rimasto per alcune ore assieme alle due ragazze che portavano cartelli con la scritta: “Il Sindacato di Polizia COISP dà il BENVENUTO al Prof. Caruso… Le auguriamo di trasmettere ai suoi allievi i principi di ordine e legalità, base della società”.
c16“Avevamo pensato di portare al professore Caruso un estintore avvolto da un ramoscello d’ulivo, per dirgli che riteniamo indispensabile correggere le gravissime brutture che si manifestarono con tanta ferocia al G8 di Genova, ma abbiamo desistito, soprattutto perché considerato l’imprevedibilità di alcuni esponenti dei gruppi cosiddetti antagonisti non avremmo mai potuto rischiare problemi di ordine pubblico. Il senso di responsabilità a noi non manca. E comunque avremmo dato a Caruso solo il ramo d’ulivo… gli estintori li lasciamo ad altri tipi di protesta che non ci appartengono” ha concluso Brugnano senza sapere ancora, probabilmente, che durante una protesta a Milano gli uomini di un intero Reparto Mobile sono tati “aggrediti”, interamente ricoperti con vernice rossa e nel trambusto, fra l’altro, è rimasto in terra proprio un estintore portato da qualcuno con intenzioni tutt’altro che pacifiche.
“Fino a quando dovremo sopportare tutto questo – si chiede Maccari -? E fino a quando, in aggiunta, dovremo vedere che chi si gloria di aver fatto questo alle Forze dell’Ordine o anche peggio venga spedito in cattedra, venga considerato ospite d’onore in salotti buoni e giornali, venga premiato con poltrone pubbliche? Fuori dai denti e lontano da ogni ipocrisia: tutto questo è una vergogna colossale. Il risultato, diffondere e radicare sempre più l’idea che pensare di avere ragione legittimi l’uso della violenza. La prova provata? L’ancor più agghiacciante cartello comparso oggi all’università di Catanzaro e sottoscritto da una non meglio identificata ‘Sociologia critica’ (bei coraggiosi!), un messaggio delirante con messaggi altamente equilibrati e pacifici quali ‘Fuori la Polizia dalle Università’, o “A difesa della libertà d’azione di opinione – sui principi di equità e condivisione con i mezzi ritenuti necessari”. Fra questo e l’estintore di Milano non ci pare che servano commenti…”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *