La sanità, Oliverio e il governo

Mario Oliverio

Mario Oliverio

 Non ci sono parole per anche solo elencare i disastri che alla sanità vera hanno inferto, negli anni, i seguenti signori: di sinistra, A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G. Rhodio, D. Veraldi, L. Meduri, A. Loiero; di destra, G. Nisticò, G. Chiaravalloti, G.B.  Caligiuri e G. Scopelliti proseguito in Stasi. Dovrei nominare anche gli assessori: tra questi, non ricordo a che, Oliverio.

 Dopo decenni di complicità, lo Stato si è deciso a commissariare, in Calabria e altrove, immondizia e sanità, però adottando il più assurdo dei metodi: nominare commissario il presidente della Giunta, cioè invece di punire premiare il capo dei colpevoli. Basti lo schifo che hanno fatto alla sozzeria Chiaravalloti, Loiero e Scopelliti, e quanto denaro hanno gettato nelle discariche!

 Perciò sacrosanta la legge che vieta la nomina a commissario del presidente; e squallida la pretesa di alcuni legalitari di mestiere alla Corbelli che, a favore di Oliverio, dicono che la legge non vale! Che non si farebbe, per un assessorato!

 Però il governo a tutt’oggi non nomina nessuno. Intanto il disastro è palese, dalla chiusura dell’Annunziata alla Campanella a tutto il resto. Sarei curioso di sapere quale gatta ci covi, e cosa ci sia tanto difficile nello scegliere un commissario. Non vi va bene Pezzi? Via Pezzi, io manco so chi è e non me ne importa un fico. Trovate un ammiraglio, un carabiniere, un medico, un gran commis d’état, estraete a sorte… Un consiglio inter nos: se optate per la tombola, nel bussolotto non mettete il mio nome; potrei essere estratto, e allora sarebbero guai vostri!

 Alla data del 3 marzo 2015, 15ma o 16ma settimana dalle elezioni, non ha una Giunta, non ha una maggioranza perché il PD è spaccato in 666 correnti, e donne che si azzannano alla gola (“tri fìmmani fannu na fera”: per ora siamo a due, ma non dispero), non ha una minoranza perché quella gentiliana è finta e in realtà stretta maggioranza oliveriana, e di FI restano solo le liti interne; non ha manco un commissario alla sanità; non ha…

 La Calabria, semplicemente, non ha.

 A proposito, che ne pensano di tutto ciò gli innumerevoli candidati a sindaco di Soverato? Già, ragazzi, “a mejjiu parola esta chirha chi non nescia”, a quanto pare.

Ulderico Nisticò

 

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