A scuola di catanzaresità, i ragazzi delle scuole cittadine riscoprono la loro città

Parte il progetto identità e territorio organizzato dall’associazione Catanzaro è la mia città

loc28Cenni generali sulla storia della città, la Fondazione, la Conquista e la difesa della libertà, il Risorgimento ed il Periodo post unitario: questi gli argomenti che Sabato 14 Febbraio l’Associazione ‘Catanzaro è la mia città’ affronterà con i bambini delle scuole elementari e medie del plesso Patari-Rodari.

Ad accompagnare i piccoli studenti Mario Mauro, storico e socio fondatore di Catanzaro è la mia Città ed un giovanissimo Giangurgolo, la maschera catanzarese, interpretato da un eclettico Pierpaolo Vallone. A tale proposito l’Associazione vuole ringraziare la signora Giovanna Tomasello che con grande abilità manuale ha saputo realizzare, utilizzando tessuti semplici, un vero e proprio capolavoro di sartoria.
“ E’ come assistere alla nascita di una creatura tanto desiderata ed attesa – ha dichiarato il presidente dell’associazione Francesco Vallone– per noi tutti è la ricompensa all’impegno di lunghi mesi di preparazione difficile ed intensa”.

“Quale giorno migliore per un “debutto” se non quello dedicato all’amore- ha sottolineato Anna Zampina, vicepresidente di ‘Catanzaro è la mia città’– l’amore per il nostro capoluogo, che ha mosso noi sette soci fondatori ad intraprendere questa avventura. Abbiamo lavorato tanto, con pochi e scarsi mezzi, ma con immensa e profonda passione”.

Il progetto ‘Identità e Territorio’, realizzato dall’ Associazione e patrocinato dal Miur, è rivolto alle scuole elementari e medie e coinvolgerà, in questa sua prima edizione, tre istituti scolastici cittadini.

E’ un altro tassello che ‘ Catanzaro è la mia città’ aggiunge al suo ricco mosaico. L’evento di Sabato prossimo, infatti, è stato preceduto da due visite guidate, svoltesi nello scorso anno, che hanno coinvolto oltre 300 partecipanti in una vera e propria immersione nella storia del capoluogo di regione, nell’architettura dei suoi prestigiosi edifici e nell’arte religiosa, custodita nelle splendide chiese del centro storico.

Dunque si parte! La nostra forza? L’entusiasmo di chi ancora crede che un altro mondo sia possibile.

 

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