I fondi europei e la Calabria

Europa Campania, Sicilia e la Magna Grecia… beh, la Calabria, rischiano di perdere i fondi europei 2007-13 per manifesta incapacità di spenderli. Siccome siamo in par condicio, e soprattutto per evitare equivoci, preciso che l’evidente schifo viene fatto, dal 1970, dalle seguenti Giunte: di sinistra, A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G. Rhodio, D. Veraldi, L. Meduri, A. Loiero; di destra, G. Nisticò, G. Chiaravalloti, G.B. Caligiuri e G. Scopelliti proseguito in Stasi. Destra e sinistra, si fa per dire.

 La colpa è di tutti quei signori, dei loro assessori, dei consiglieri dal 1970 in poi; e ancor più dei passacarte, mezzemaniche, posteriori incollati alla sedia, detti elegantemente burocrazia regionale, che, memore dei precetti della mamma “non ti mettere in evidenza, figlio mio; non far nulla di compromettente… ” evitano di firmare anche una cartolina illustrata; e del resto tutti, politicanti e terga incollate, non sono possessori di idee, né avvertono l’umile dovere di chiedere a chi le ha. Non ho parole per esprimere il mio disdegno.

 Ebbene, se lo Stato ha pensato bene di commissariare la sanità in Calabria, prima di fatto poi di diritto con il generale Pezzi, perché non commissaria in blocco Sicilia, Campania e Calabria?

 O per incapacità di eletti ed elettori dobbiamo perdere anche questa occasione?

Ulderico Nisticò

 

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