Assemblea regionale Gadco Calabria a Soverato

“Ho un sogno, quello di poter realizzare in tutti i punti nascita della Calabria dei Gruppi GADCO che promuovano l’importanza della donazione del sangue cordonale.

Ed è proprio su questo “sogno” che abbiano intrapreso questo cammino rimarcando in tutti i momenti associativi e pubblici a livello regionale ciò che la donazione cordonale rappresenta nelle sua essenza”. Parafrasando la celebre affermazione del leader statunitense per i diritti civili Martin Luther King, “I have a dream”, la presidente della Gadco Calabria, Enrica Pacchiano, ha condiviso con i rappresentanti dei gruppi calabresi, dediti alla promozione della donazione dei cellule staminali del cordone ombelicale GADCO, l’obiettivo principale di questo suo primo mandato.

 La sede Avis “Rossella Anastasi” di Soverato, guidata da Rocco Chiaravalloti e rappresentata nell’occasione dalla vicepresidente Manola Bullesi, ha ospitato la consueta assemblea regionale presieduta dalla vice presidente vicaria della Gadco Calabria, Gaetana Franco, e aperta dal vice presidente vicario dell’Avis Calabria, Paolo Marcianò. “La Calabria – ha sottolineato Paolo Marcianò – si conferma antesignana in questa sfida della donazione del sangue cordonale, alla base della medicina riparativa e rigenerativa. Siamo costantemente impegnati sul fronte della qualità per garantire sempre maggiore sicurezza a chi riceve il frutto di un gesto di gratuità pura”.

 Si è trattato di un momento di bilancio in cui ripercorrere i passi compiuti dall’’ultima assemblea dello scorso anno ad oggi, con tante iniziative intraprese tra cui la realizzazione dello spot (proiettato al termine dei lavori) nell’ambito della sinergia tra Corecom Calabria e Rai Tre, la vendita di noci per la raccolta fondi durante il periodo natalizio, l’inaugurazione della sede Gadco regionale in via Benassai, 15 a Reggio Calabria, la ricostituzione del gruppo di Locri e la proposta, annunciata lo scorso gennaio a Tropea circa la costituzione del gruppo di Vibo Valentia.

 Rimangono tra gli obiettivi da raggiungere la ricostituzione dei gruppi di Cosenza e Crotone. Tra le proposte lanciate dalla presidente Enrica Pacchiano anche la promozione del 5 x 1000 a favore della Gadco Calabria e l’istituzionalizzazione di una giornata di sensibilizzazione. Importante appuntamento è inoltre all’orizzonte con l’assemblea nazionale Adoces (Associazione Donatori Cellule Staminali), che si terrà a Reggio Calabria il prossimo 20 settembre.

 E’ seguita la consegna della borsa di studio alla biologa Sara Autolitano, ritirata dalla dottoressa Marina Francone del centro di Tipizzazione Tissutale di Reggio Calabria, città dove ha sede anche della Banca Regionale di sangue cordonale. Quest’ultima, prima per indice di rilascio in Italia, si occupa di bancare solo le cellule che rispondano a determinati requisiti allo scopo di porle  responsabilmente a disposizione per l’eventuale utilizzo a scopo di trapianto. La compatibilità è rara: si parla di un donatore compatibile ogni 100 mila persone in attesa di trapianto. Tale borsa di studio, istituita nel 2011, ha proprio lo scopo di elevare lo standard di qualità delle cellule bancate, offrendo una maggiore precisione genetica funzionale all’individuazione di eventuali pazienti compatibili e in attesa di una speranza.

 Dopo l’approvazione del bilancio e della relazione dei revisori dei conti rispettivamente illustrati da Giovanna Micalizzi e Vittoria Latella, si è dato spazio alla condivisione delle esperienze vissute dai gruppi sui singoli territori di Locri, Monasterace, Reggio Calabria, della provincia di Catanzaro dove attualmente vi sono attiviste Gadco. La parola dunque, rispettivamente, alle responsabili Giulia Audino, Gabriella De Leo, Giuliana Curcio e Linda Pascuzzi.

 Il quadro emerso valorizza l’opera di sensibilizzazione portata avanti dai gruppi ed al contempo evidenzia l’esistenza di criticità, non certo nuove, che attengono alle difficoltà organizzative, all’insensibilità delle aziende ospedaliere sul tema, alla assenza di risorse per la raccolta delle cellule staminali dal cordone al momento del parto; criticità tali da far auspicare il reperimento di fondi per progetti che consentano di porre, in ogni punto nascita, delle ostetriche dedicate sia alla fase burocratica e propedeutica di compilazione dei moduli che a quella della raccolta. Il quadro emerso sottolinea come, anche se sensibilizzate e motivate, le mamme incontrino poi altri ostacoli al momento del parto e della effettiva donazione.

 Nel solco di queste criticità si è inserito anche l’intervento di Domenico Perri, direttore dell’U.O. di Ginecologia dell’ospedale di Soverato in cui la raccolta avviene dal 2009 e che, con picchi nei primi anni, ad oggi ha raggiunto una percentuale complessiva di bancaggio di oltre l’11%. “La richiesta di donazione c’è – ha affermato Domenico Perri – ma ci sono anche tante difficoltà nel quotidiano quindi vi chiediamo di aiutarci ad essere più operativi”.

 Sul fronte delle cariche, nessun rinnovo ma solo un passaggio di testimone. Letizia Iaria, che rimane consigliera, non è più segretaria. Al suo posto subentra Stefania Corigliano.

 A lavori conclusi, uno scambio di riconoscimenti ha scandito i momenti finali che hanno avuto come protagonisti la presidente regionale Enrica Pacchiano, premiata per l’impegno dalla presidente della Gadco di Monasterace Gabriella De Leo, la vicepresidente regionale Gaetana Franco e la presidente del gruppo provinciale Gadco di Catanzaro Linda Pascuzzi, premiate dal presidente dell’Avis di Monasterace Mariano Chidichimo. Premiata anche la vicepresidente dell’Avis di Soverato Manola Bullesi dalla presidente regionale Enrica Pacchiano.

 

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