E’ vergognoso che oggi in Italia, paese di riforme e riformatori, ancora il tasso di disoccupazione sia del 13% e che tra i giovani sfiori il 43%: un vero e proprio record, tutto italiano, con dati allarmanti nel Mezzogiorno. Per non entrare nel merito della disoccupazione femminile dove si registra per l’Italia la percentuale più bassa delle donne al mercato del lavoro senza contare il numero di donne che svolgono un lavoro part-time “involontario”. A parlare è l’avv. Gelsomina Vono, da poco entrata a far parte dell’Esecutivo Nazionale di Italia Dei Valori e tra le 50 protagoniste firmatarie e consegnatarie in Cassazione della proposta di legge “Creiamo lavoro. Aboliamo la Riforma Fornero”. Il testo della proposta prevede- afferma l’avv. Vono- soluzioni concrete per il lavoro e le pensioni partendo col consentire l’accesso alla pensione con le regole stabilite al momento dell’inizio dell’attività a tutti i lavoratori che abbiano sottoscritto accordi entro il 31 dicembre 2011, allo stipulare contratti particolarmente favorevoli per l’accesso al mondo del lavoro dei giovani, per finire con la realizzazione del Contratto di lavoro europeo con parità di trattamento contrattuale e retributivo fra tutti i cittadini dell’UE. Importanti soprattutto – ribadisce la Vono – anche per l’impegno personale profuso a tutela dell’universo femminile- il ripristino della legge n.188/2007 per il contrasto del fenomeno delle cd. “dimissioni in bianco” con abrogazione degli interventi successivi della riforma Fornero sul mercato del lavoro e la previsione per tutte le donne di un’indennità universale di maternità e crediti di cura a fini pensionistici per attenuare l’effetto dell’improvviso aumento dell’età pensionabile delle donne.
Firma proposta in Cassazione
A breve saranno disponibili presso ogni Comune i moduli che esplicano il contenuto della proposta e che i cittadini potranno sottoscrivere per la successiva presentazione in Parlamento e saranno allestiti, successivamente, dei gazebo informativi in ogni provincia.
Mai come in questo momento di crisi finanziaria, etica e politica occorre domandarsi quale sia il modello economico in cui anche le donne possano contribuire ad una crescita europea duratura e sostenibile. Penso a tutte noi, donne italiane – continua l’avv. Vono – che a differenza delle donne tedesche che da parecchi anni si confrontano con un modello forte, autorevole e vincente di donna che contribuisce a cambiare il valore sociale delle donne e degli uomini, tutti i giorni, da anni, dobbiamo combattere contro lo svilimento del nostro valore sociale: storie quotidiane di violenza e miseria femminile. Purtroppo nel meridione di Italia siamo ancora un po’ succubi di un modo di pensare che non ci appartiene più e le nostre donne al potere non riescono ancora a trasmettere un’immagine legata alla forza, all’autonomia, alla libertà delle donne. Io ci voglio provare e per questo ho voluto fortemente che fosse proprio a Soverato la Sede Regionale Politiche di Genere con uno sportello attivo per accogliere ogni istanza proveniente dalla società civile e contribuire all’azione positiva che donne e uomini insieme vorranno creare in Calabria per affrontare con maggiore energia e più garanzie le tematiche più immediate.
