WhatsApp – La Polizia Postale mette in guardia gli utenti dall’ultima truffa

Whatsapp, ancora oggi, è uno dei servizi di messaggistica istantanea più utilizzati al mondo e, proprio per questo, capita che le maggiori truffe raggiungano gli utenti sfruttando proprio questo circuito che, da diversi anni, è uno dei più considerati dagli hacker al fine di perpetrare i loro raggiri ai danni degli sfortunati destinatari. Nella stragrande maggioranza dei casi, l’obiettivo principale è quello di estorcere denaro o informazioni personali, invitando ad effettuare un click relativamente a specifici link proposti all’interno dei diversi messaggi. Di volta in volta, chiamano in causa diverse realtà molto note nei confronti del pubblico, passando dai celebri nomi nell’ambito alimentare, nel settore dell’abbigliamento e, spesse volte, anche nel campo dell’informatica.

In queste ore, la Polizia Postale ha messo in guardia gli utenti da un ulteriore tentativo di phishing che sta prendendo piede attualmente e, per modalità dell’inganno, e riprende strategie già viste in altre occasioni e che abbiamo avuto modo di descrivere in relazione a WhatsApp. Per cui, andiamo nel dettando della questione e cerchiamo di capire cosa sta succedendo.

Sulla base della segnalazione degli utenti della Polizia Postale, l’ultimo raggiro individuato su WhatsApp sfrutta il nome di Eurospin, conosciutissimo nell’ambito della grande distribuzione italiana. Oggetto della truffa sarebbero degli ipotetici buoni acquisto da 150€ messi in palio e, da questo punto di vista, non siamo di fronte ad una sostanziale novità poiché, nei mesi scorsi, vi avevamo descritto una situazione molto simile che però, in quell’occasione, puntava sul nome di Tezenis.
Come sempre facciamo in questi casi, vi raccomandiamo di non cliccare in alcun modo sui link che verranno proposti all’interno dei messaggi ricevuti. In tal caso, dareste libero accesso ai vostri dati personali che, in molte circostanze, potrebbero comprendere anche password o credenziali d’accesso per carte prepagate utilizzate durante gli acquisti online. La nota positiva è che in moltissimi riconoscono ormai queste modalità e, prontamente, segnalano l’azione per evitare che altri possano inavvertitamente cascarci. Chi di voi ha ricevuto un messaggio del genere e quali altri tentativi di raggiro avete notato negli ultimi tempi utilizzando il servizio offerto da WhatsApp?

 

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