Per “Naturium” un viaggio alla scoperta della biodinamica

L’agricoltura secondo i metodi dell’indagine antroposofica così come viene applicata dalle “Cascine Orsine” 
cascine1Nuova, prestigiosa, parentesi milanese per il progetto culturale “Naturium”, lanciato già da alcuni anni in Calabria dall’imprenditore Giovanni Sgrò con l’obiettivo di stimolare una profonda riflessione sui temi dell’alimentazione sana e naturale e, più in generale, di una nuova filosofia ecologica da applicare su vasta scala. Su invito del noto marchio “NaturaSì”, la più importante catena nazionale specializzata in prodotti biologici e biodinamici (che comprende anche gli affiliati “Cuorebio” come “Naturium”), il portavoce del progetto “Naturium”, il giornalista Francesco Pungitore, è stato ospite del cuore green di Expo, all’interno del Parco della Biodiversità. Proprio in quell’area “NaturaSì” ha allestito il proprio “Biomarket” di 400 metri quadri. Occasione utile per un approfondimento sulle nuove frontiere del mondo bio e veg nel nostro Paese, sempre più ricco di prodotti di elevata qualità. Un mercato che cresce così tanto da non essere più considerato una “nicchia” ma un “settore” che occupa un segmento significativo del sistema agroalimentare italiano. Ma, per come ribadito a Milano, l’aspetto economico, pur fondamentale, non deve far passare sottotraccia il valore intrinseco di una scelta di consumo consapevole che, promuovendo le migliori pratiche ambientali, lo sviluppo sostenibile, la tutela delle biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, genera come ricaduta evidente e primaria il benessere complessivo del nostro intero ecosistema. Principi ideali che costituiscono le basi fondanti del progetto culturale “Naturium”. Dall’Expo ci si è, poi, spostati, il giorno dopo, in direzione Pavia per una visita guidata alle famose “Cascine Orsine”: una straordinaria realtà, immersa nel Parco del Ticino, a totale produzione biodinamica fin dal lontano 1976. Qui tutto è regolato secondo i metodi dell’indagine antroposofica sviluppata da Rudolf Steiner in questo specifico settore del lavoro umano.
cascine2L’agricoltura, appunto: l’agricoltura biodinamica. L’azienda “Cascine Orsine” occupa 650 ettari e, di questi, 350 sono coltivati, mentre la fascia lungo il Ticino è stata mantenuta a bosco, diventando un’oasi di rifugio per molte specie animali e una delle più estese garzaie d’Italia. Un luogo speciale, ricco di fascino, vivo e vitale, che ha offerto molteplici spunti di riflessione per i futuri sviluppi del progetto “Naturium”. La giornata si è conclusa presso la vicina “Cascina Pirola”, alla Zelata, con un interessante momento di confronto promosso da “NaturaSì”, alla presenza del direttore generale Roberto Zanoni, nel contesto del quale è stato presentato il volume edito da AssoBio “Biologico, la parola alla scienza – What science says about organics”. Una carrellata di lavori scientifici pubblicati da autorevoli riviste internazionali che testimoniano gli effetti benefici degli alimenti biologici e gli aspetti positivi del loro consumo in termini di salute e benessere per l’uomo. “La biodinamica può, effettivamente, essere l’agricoltura del futuro – ha commentato Francesco Pungitore, riassumendo l’esito della trasferta in Lombardia. – Secondo il metodo biodinamico, infatti, la fertilità e la vitalità del terreno devono essere ottenute con mezzi naturali: compost prodotto da concime solido da cortile, materiale vegetale come fertilizzante, rotazioni colturali, lotta antiparassitaria meccanica e pesticidi a base di sostanze minerali e vegetali. Rendendo vitale la terra ed aumentandone l’attività biologica, le piante crescono in modo naturale, nutrite dall’ecosistema del suolo. Ciò implica una svolta ecologica evidente per il Pianeta oltre che un impatto sulla salute dell’uomo di notevole portata. Noi di “Naturium” ci crediamo molto, tanto da essere uno dei 38, selezionatissimi, poli nazionali, unico in Calabria, che può fregiarsi della cartellonistica “Qui Demeter”, volta a rendere più facilmente reperibili i prodotti biodinamici certificati sul territorio”. In sintesi, una esperienza importante e positiva quella registrata da “Naturium” tra Milano e Pavia. Il segno di un percorso che trova, di giorno in giorno, nuova linfa, entusiasmo e fiducia intorno a sé.
 

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