Risparmio e spesa a Soverato e non solo

 La Rochefoucauld, pensatore francese del XVII secolo, lasciò scritto che “La parsimonia si oppone all’economia peggio della prodigalità”, cioè che sperperare il denaro non va bene, ma non spenderlo è peggio giacché uccide l’economia; infatti, san Tommaso d’Aquino, sulla scorta di Aristotele, insegna che “la funzione del denaro è nella spesa”, e i soldi fermi è come non averli, anzi si sottraggono alla loro stessa ragione d’essere e ai benefici pubblici che possono procurare.

 Ma questi dotti dei secoli passati non sapevano che Soverato, e Roma, e infiniti altri centri, e tutta l’Italia, hanno sperperato non solo i soldi che c’erano ma anche quelli che si speravano o ci si illudeva arrivassero, in una specie di favoletta della ricottina sempre più sognante. Soverato è a rischio dissesto, e se anche una straordinaria abilità e un po’ di fortuna ci aiuteranno a evitarlo, resterà a lungo senza soldi. Bisogna dunque risparmiare.

 Sì, ma La Rochefoucauld non è d’accordo; e io aggiungo al suo pensiero che il risparmio, pur necessario, è anche gravemente repressivo e regressivo non solo dell’economia ma anche dell’anima, diffondendo depressione e scarsa voglia di fare. E allora?

 E allora bisogna far ricorso ad altri espedienti, e Soverato sta agendo da laboratorio politico. Da alcuni mesi vi funziona un sistema fantasioso, fondato sulla creatività e sul volontariato, il cui effetto è di mettere assieme situazioni senza minimamente gravare sulle esauste casse comunali. Già: Notte blu; Di-vino; Natale; Carnevale, e diverse altre cosarelle che sono state sotto gli occhi di tutta la città e dintorni, sono attività inventate da persone di buona volontà, senza burocrazia, senza titoli nobiliari, senza nessuna di quelle irritanti pratiche per avere finanziamenti comunali, provinciali, regionali… che poi non ci sono nemmeno!

 A che serve una Notte blu, a che serve un Carnevale? A tre cose: 1) creano socialità, costringendo la gente a uscire di casa, incontrarsi, vivere; 2) mettono in vario modo denaro privato in circolazione; 3) restituiscono a Soverato quella centralità che da molto tempo rischia di perdere o ha perso.

 Detto questo, tranquillizzo tutti: il Comitato Eventi scade il 26 maggio. Dal 27, l’avvenire è sulle ginocchia degli dei e dei loro rappresentanti in terra che vinceranno la lotteria delle elezioni. Solo che ormai è fatta, ragazzi, e chi sarà sindaco e & sarà anche condannato dalla storia a dover far meglio o quanto meno altrettanto bene, se no se ne accorgerebbero tutti che era meglio prima.

Ulderico Nisticò

 

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