Toponimi recenti in Calabria

 Ma quella Caulonia il cui tempio sta cadendo, per l’incuria, a mare, come mai è Monasterace? Eh, cose di Calabria! Qualcuno ogni tanto, in cerca di vanagloria, prende cantonate etimologiche, e bisogna che v’informi che molti toponimi calabresi che paiono antichi sono in realtà molto recenti. Subito dopo l’unità il governo si accorse che l’Italia era zeppa di località dal nome uguale tipo S. Maria, e chiese agli interessati di provvedere. I Comuni seri si contentarono di Cassano al Ionio, Monteleone Calabro e simili; altri lasciarono correre la fantasia degli intellettuali locali, e successe di tutto. Il decreto è del 1863, e diciamo qui qualcosa per la Calabria:

 Adattarono il nome a luoghi e altri richiami piuttosto logici: Bagnara [Calabra], Belmonte [Calabro], Campo [Calabro], Caraffa [del Bianco], Caraffa [di Catanzaro], Cassano [al Jonio], Castiglione [Cosentino], Castiglione [Marittimo], Cerchiara [di Calabria], Corigliano [Calabro], Francavilla [Angitola], Gioiosa [Ionica] donde poi Marina di Gioiosa Ionica, Isca [Ionio], Isola [Capo Rizzuto], Laureana [di Borello], Melito [Porto Salvo], Montebello [Ionico], Monteleone [Calabro] poi Vibo V., Monterosso [Calabro], Paterno [Calabro], Roseto [Capo Spulico], S. Agata [del Bianco], S. Alessio [d’Aspromonte], S. Andrea [Apostolo Ionio], S. Caterina [Ionio], S. Costantino [Calabro], S. Cristina [d’Aspromonte] , S. Eufemia [d’Aspromonte], S. Eufemia [Lamezia], S. Giovanni [di Gerace], S. Ilario [Ionico], S. Mauro [Marchesato], S. Nicola [dell’Alto], S. Pietro [a Maida], S. Pietro [Apostolo], S. Pietro [d’Amantea], S. Pietro [Lametino], S. Pietro [Magisano], S. Stefano [d’Aspromonte], S. Vito [Ionio], Sellia [Marina], Serra [d’Aiello], Soriano [Calabro].

 Chiaravalle, burocraticamente, si fece chiamare Centrale; Serra, più religiosamente, fu Serra San Bruno; e Sorbo, San Basile.

 Colsero occasione dalla storia vera, o se l’inventarono del tutto o con labilissimi indizi: S. Gregorio [d’Ippona]; Caulonia, già Castelvetere: ma Caulonia greca è a Monasterace; Petilia Policastro: ma Petelia era a Strongoli; S. Mango fu d’Aquino; Feroleto si disse Antico e l’altro Feroleto, della chiesa; Nocera, già Nocera della pietra della nave, si vanta Nocera Terinese; Pietramala si ribattezzò Cleto per aver capito male un mito di Licofrone; S. Nicola si disse da Crissa per un vago accenno di Licofrone medesimo; Soveria [Mannelli] fu distinta da Soveria [Simeri]; Simeri si fuse con Crichi;

 Intanto, durante il fascismo, Monteleone divenne nuovamente Vibo Valentia, e magari qualcuno pensa che, con quella “t” si chiami così ininterrottamente dai tempi dei Romani; Gerace Marina diventò Locri; Cotrone, Crotone. Nel 1968 Nicastro, Sambiase e S. Eufemia Lamezia si fusero in Lamezia Terme.

 Caulonia greca è in Marina di Monasterace, sotto il faro di Punta Stilo.

Ulderico Nisticò

 

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