La copia del Gagini

pietagagini La Deposizione detta Pietà, firmata da Antonio Gagini di Palermo con la data del 1521, si ammira nel Duomo di Soverato Superiore. Come tutte le opere d’arte sacra, è ammantata di leggende, ed era un’occasione troppo ghiotta per non farne uno spettacolo popolare. All’opera dunque U. N. a scrivere, Tonino Pittelli alla regia, e tutto il resto dell’allegra compagnia a darsi da fare; e il centro del borgo a fare da scenografia. Era, come ricorderanno i tantissimi presenti, il settenario dell’Addolorata 2012, e alla fine l’abbiamo spuntata nonostante le avversità del cattivo tempo.

 Il dramma mette in scena due momenti: fra Zumpano, mentre chiede offerte per la statua, fa riemergere miracolosamente una nave che trasportava del marmo, e lo ottiene in dono; il Gagini viene a Soverato (pura fantasia, lo dico a scanso del cretino che capirà a modo suo e scriverà “macroscopico” senza manco sapere che è) e, vincendo l’opposizione del demonio e di una magara, scolpisce la statua. E qui il colpo di teatro, perché arriva in scena una mirabile copia di gesso, opera di Giovanni Sangiuliano e del Quartiere Bonporto, la cui bellezza incanta il pubblico.

 Ma poi alla Pietà-copia toccò un malinconico anno e mezzo di casa di riposo, raramente spolverata e non vista da nessuno; altre ipotesi restarono tali: ipotesi verbali; se non che, inaugurandosi il presepe di Bonporto, ci viene una brillante idee, e, come si usa a Soverato da qualche mese, l’idea scende dall’Iperuranio delle belle parole e diventa subito un fatto: decisione il 22, il 31, ore 17, la copia sarà collocata nell’androne del Palazzo di Città: un buon modo per salutare il 2013 e farsi gli auguri per il 14, che ne abbiamo tanto bisogno.

 Cerimonia breve: quanto basta per ringraziare Giovanni, gli amici di Bonporto, le CerAmiche di Francesca Ciliberti che ha offerto la targa, e tutti quelli che hanno collaborato. Poi tutti a cena, e tuttissimi in piazza per il Capodanno.

 Dal 2 gennaio quelli che ogni giorno frequenteranno il Comune ammireranno la copia e si faranno venire la curiosità di ammirare l’originale. Scommetto che più d’uno non ha visto mai la Pietà del Gagini, in questa città brulicante di laureati!

Ulderico Nisticò

 

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