Il Calabrese che intervistò Padre Pio

Il prof. Grazio Pitaro a colloquio con Padre Pio da Pietrelcina nel 1960

Il prof. Grazio Pitaro a colloquio con Padre Pio da Pietrelcina nel 1960

Ricorre oggi, 5 dicembre 2013, il venticinquesimo anniversario della morte di Grazio Pitaro (1918-1988), insegnante elementare e pubblicista di Gagliato. Ex allievo del seminario diocesano di Squillace, prima, e dell’istituto salesiano di Soverato, poi, fu combattente nella seconda guerra mondiale nelle campagne di Francia e di Grecia-Albania.

Congedato, perché ferito in combattimento presso Coriza, città albanese sul confine greco, ha  svolto servizio come educatore nelle scuole primarie di Cirò, Torre Melissa, Melissa, Cotronei, Cutro, Cardinale, Soverato, Gasperina, Montepaone, Gagliato.  È ricordato per essere stato tra i primi in Calabria a conoscere e intervistare padre Pio da Pietrelcina in ben due occasioni: nel 1950 e nel 1960.

Al Santo del Gargano rimase legato da profonda devozione tanto da scrivere un commovente e apprezzato saggio su quelle due esperienze dirette che pubblicò sulla terza pagina di Gazzetta del Sud. Intensa e improntata a sentimenti di reciproca stima e ricambiato affetto fu anche l’amicizia che lo legò ad alcune personalità che hanno segnarono la sua vita di fedele. Come  l’ex vescovo di Patti (Me), mons. Giuseppe Pullano (1907-1977), suo ex rettore al seminario di Squillace; il salesiano don Ruggero Pilla (1911-1987), direttore dell’istituto salesiano di Soverato  nell’immediato dopoguerra; il teologo e studioso di Gioacchino da Fiore, mons. Mario Tallerico (1908-…), anch’egli suo ex professore negli studi ginnasiali. Con tutti e tre l’insegnante e pubblicista Grazio Pitaro mantenne ottimi rapporti di amicizia e stima suggellati da frequenti scambi epistolari.

Ma Grazio Pitaro fu sopra ogni cosa «uomo di fede assai devoto al culto e alla venerazione di Maria» come sottolineato da don Mario Squillace nel corso dell’omelia che tenne in occasione dei suoi funerali, il 5 dicembre 1988, nella chiesa di Gagliato. In quella stessa chiesa in cui era stato battezzato settant’anni prima e che lo aveva visto chierichetto e giovane seminarista accolto e ben voluto dal suo parroco don Emanuele Calabretta (1906-1972).

Mario Pitaro

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *