La legge Severino è il sogno di un pazzo raccontato da un ubriaco, per dirla con Shakespeare, visti i risultati. dev’essere la solita legge prolissa, incomprensibile, frutto di compromessi, arrangiata e ammiccante; una legge cui ha messo mano questa a me ignota Severino, ma certamente non hanno partecipato alla sua scrittura né giureconsulti né giurisperiti degni di questo appellativo; e la Severino e i suoi amici devono essere del tutto digiuni di filosofia del diritto.
L’altra settimana De Magistris, oggi De Luca l’hanno fatta franca alla faccia della legge Severino… e chi è che della Severino ha fatto scempio e ridicolo? La mafia? La camorra? Jean Valjean? Jack lo Squartatore? Ma no: la magistratura. La magistratura è venduta a De Luca o a De Magistris? Non credo: è Paola Severino che ha scritto la legge con i piedi. Lo dice, tra le righe, anche Cantoni, che di legge se ne intende sul serio.
Risultato, è una legge che si applica al povero Berlusconi e basta!
La verità è che anche uno meno allegro della Severino non riesce a combattere la corruzione con una legge fatta bene. E immaginate se la legge è scritta male.
Uno che si deve astenere dagli alcolici più di un fanatico del Corano è Oliverio, nel suo tentativo di una giunta “di alto profilo”, la prossima: chiamando così la prossima, afferma che l’attuale era di profilo basso, anche senza ricordare il presunto mangia mangia!
Alto profilo vuol dire nomi di riconosciuto valore, persone rivestite di autorevolezza morale e intellettuale. Non ci servono marciatori antimafia o invasati di buffi intellettualismi ma intelletti ed energie reali. La Calabria è al collasso, e urgono fatti e provvedimenti immediati e sostanziali, non chiacchiere più o meno vagamente spiritualistiche e orge di retorica buonista e antimafia segue cena.
Oppure, Oliverio mandi tutti a casa, si dimetta, e andiamo a votare. Anche se non vedo per chi.
Ulderico Nisticò