Abbiamo notizia del centro(destra) calabrese?

ulderico Il 23 novembre 2014 sono successe due cose: Samantha Cristoforetti è partita per lo spazio e Mario Oliverio è stato eletto presidente; da allora lei ha fatto tremila e più volte il giro del mondo ed è tornata a casa, e Oliverio non è riuscito a mettere assieme una Giunta regionale; un modesto tentativo, quello della Lanzetta, è per nostra fortuna fallito.

 Della Regione Calabria si sa solo che litiga con Sgura per salvare il sederino qualche primario amico. Turismo, Expo, cultura, agricoltura, eccetera, non pervenute; nulla se ne sa, perché nulla si fa. Oliverio entra a buon diritto nel numero dei presidenti disastrosi: A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G. Rhodio, D. Veraldi, L. Meduri, A. Loiero, di sinistra; di destra, G. Nisticò, G. Chiaravalloti, G.B. Caligiuri e G. Scopelliti proseguito in Stasi. Avremmo serie difficoltà a decidere una graduatoria del peggio; e non parliamo di assessori e passacarte e scaldasedie burocrati.

 Intanto, cosa succede nel centro(destra) calabrese? Spieghiamoci: scrivo centro(destra) perché di destra non c’è un bel niente, sono tutti rottami democristiani, anche quelli che fingevano di essere camerati. Facciamo finta che il centro(destra) sia centrodestra, e ripetiamo la domanda: cosa vi succede? Niente, perché esso, il centrodestra non esiste, anzi non esiste nemmeno il centro parentesi destra parentesi.

 Oliverio non nomina gli assessori? Le minoranze in Consiglio sono mute come un cimitero di notte, con qualche rarissima eccezione per Tallini. Del resto, una minoranza, quella genti liana, è di fatto in maggioranza. Resta Forza Italia, la quale:

  1. ha un gruppo consiliare in litigio con se stesso, a cominciare dal suddetto Tallini che vorrebbe essere di Forza Italia però Forza Italia non lo vuole;
  2. inciucia palesemente, ovvero, in linguaggio politico vibonese, ACCORDUNI;
  3. è palesemente incapace di esprimere qualche opinione qualsiasi sulla Calabria.

 Per carità umana il partito Fratelli d’Italia non lo nomino nemmeno. La destra vera è stata assassinata, con il suo consenso, a Fiuggi il 16 gennaio 1995, quando nacque quella cosa che ora devo scrivere e poi andrò a disinfettarmi i polpastrelli: Alleanza Nazionale.

 Insomma, se si tornasse a votare, stravincerebbe lo stesso una sinistra fallimentare. E volete vedere che, nel vuoto politico, ci tocca sperare in Salvini?

 Corollario soveratese: in una città nettamente di centrodestra, la partita è stata giocata tutta all’interno del PD, e il centrodestra entrò micio micio nelle due liste con gli occhi rossi e il cappello in mano.

Ulderico Nisticò

 

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