La 106 Ionica

SS106 Va di moda dir male della 106 ionica, e, in questo 2015, ce n’è ben donde: senza alcun dubbio è a due corsie, è inadeguata al traffico, attraversa ancora molti paesi… Ogni tanto passa un politicante che promette sfracelli e poi non si vede niente; o, peggio, è a tracciato arlecchino, ora largo e ora stretto, con aumento del rischio. Dicono sia la strada della morte, ma non è colpa sua, bensì di alcuni matti che pensano di essere a Monza e non dove sono. Quando il mascalzoncello, spesso un ragazzino scemo, guida auto potentissime e sorpassa da criminale, se va a sbattere, peggio per lui; se uccide, peggio per gli altri!

 Però, amici miei, quando la fecero (a Soverato arrivò nel 1935, anno XIII Era Fascista), bisogna dire le seguenti cose:

  • la politica dei trasporti del governo dell’epoca era fondata sui treni e sulle navi, e il traffico automobilistico era considerato secondario, da “famiglia Brambilla in vacanza”; anche per andare verso i monti c’era la Calabro-lucana;
  • il fondo stradale è tuttora perfetto: se in rettifilo della 106 lasciate il volante, l’auto non si sposta di un millimetro; se fate così sull’A3 o sui miseri tratti della Trasversale delle Serre, vi guadagnate subito un burrone;
  • niente buche e continue riparazioni, qualmente ogni giorno avviene nella strada di Germaneto nuova nuova e tutto un quotidiano rattoppo, per capirci;
  • i ponti sono il massimo dell’ingegneria stradale mondiale degli anni 1930, e reggono benissimo dopo quasi 90 anni;
  • la strada da Taranto a Reggio venne completata alla velocità della luce;
  • la maggior parte delle Marine non c’era, e si ci hanno costruito sopra senza criterio e senza rispetto di alcuna legge e alcun criterio di scienza e coscienza, ciò avvenne dopo!

 Tanti furono i politicanti che annunziano la nuova 106 pomposamente detta E90, dichiarandola una priorità nazionale ed europea: bum! Venne un certo Nesi di sinistra, venne un certo Lunardi di centro(destra), vennero e ci sono Pinco e Palla… Finora, a mia memoria, c’è un trattato ammodernato a Montegiordano, quando non crollicchia; uno, vecchissimo, a Cirò M.; una tangenziale di Crotone; la strana strada di Germaneto, di cui sopra; la tangenziale di Soverato; un aborto a Roccella; un minimo di allargamento verso Brancaleone e Bova.

 Qualcuno sospetta che io voglia fare paragoni tra la 106 degli anni 1930 e la 106 o E90 degli anni 2015,  a vantaggio della prima e di chi la fece, e a vergogna di chi c’è ora (dal 1943 a oggi) e non la fa? Che maligni, che siete!

Ulderico Nisticò

 

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