Fino a due settimane fa c’era un Partito della libertà, PdL, rissoso ma unico; poi fecero due partiti, tali Nuovo centrodestra, NC, e Forza Italia (FI), alleati tra loro; poi successe la sorpresina che FI passò all’opposizione e invece NC restò nel governo, il che li rende avversari. Tutto questo successe a Roma.
A Reggio Calabria e Catanzaro, il centrodestra seguì le orme di quello di Roma; ed ecco che, tanto per fare pochi nomi ma importanti, Scopelliti stava con Alfano, NC, e Tallini e la Ferro con Berlusconi, FI, ma erano, o dicevano di essere, alleati; oggi che a Roma NC ed FI sono avversari, è lecito domandarsi quale sia la situazione del fu centrodestra calabrese, e se magari ci sarà una crisi regionale, un rimpasto… Così sapremo se a NON spendere i fondi europei sarà l’assessore Rossi invece dell’assessore Neri o il contrario.
Ora scendiamo un attimino da Catanzaro e Reggio alla Perla dello Ionio, dove il fu centrodestra era maggioranza, e numericamente lo sarebbe ancora se facessero una lista assieme; anzi lo sarà anche se faranno due liste. Alla luce, o piuttosto al buio della situazione sopra descritta, io, nel 5% del mio tempo che dedico al problema mi pongo questo angoscioso interrogativo per quando si dovranno predisporre le prossime elezioni: chi telefonerà a chi per candidare chi?
Prima lo si sapeva, oggi, ohibò, così non è. Le liste del centrodestra di Soverato, elaborate anche, se non unicamente, per telefono da Reggio Catanzaro Lamezia, saranno sempre elaborate per telefono, ma le linee si dovranno molto intrecciare secondo gli Alfaniani, i Berluschiani o chissà chi.
Ragazzi, non sarebbe il caso, soprattutto di fronte al marasma, che le liste comunali di Soverato le compilassimo a Soverato invitando Reggio, Catanzaro e Lamezia a farsi gli strafattacci loro? Per quello che ci hanno dato, poi…
A parte che a pagare, a morire e a votare c’è sempre tempo, e io personalmente non provo nessunissima fretta di simili operazioni, soprattutto di quelle telefoniche.
Ulderico Nisticò